Pubblicato il 14 Ottobre, 2021
L’entrata in vigore del Green Pass obbligatorio a partire dalla giornata di domani per i lavoratori sta facendo discutere parecchio, con manifestazioni di protesta nei porti delle città marinare d’Italia.
La questione chiaramente coinvolge anche i sindacati, e in questo senso si è già espressa la Ugl di Catania, che ha sottolineato come si tema in tutto e per tutto il caos, in quanto diversi settori produttivi del tessuto economico etneo rischiano di subire ancora gravi danni.
Il segretario della Fillea Cgil di Catania, Vincenzo Cubito, sentito da noi telefonicamente, ha sottolineato come l’obiettivo sia quello di stoppare definitivamente il cortocircuito generato dalla pandemia. Ciò però si deve accompagnare alla salvaguardia dei diritti e delle libere scelte dei lavoratori perché sono al momento le poche le aziende che eseguono i tamponi in modo gratuito.
“La novità del Green Pass obbligatorio – afferma Cubito – ha destato preoccupazione e scetticismo solo in una minoranza di lavoratori. Noi siamo sempre stati a favore del vaccino e la maggioranza dei dipendenti è vaccinata, ma la Cgil ha stabilito che se qualcuno dei lavoratori sceglie di non vaccinarsi non devono essere loro a pagare i tamponi perché è una loro libera scelta e le spese non possono gravare sulle loro tasche. Nel Catanese tra le imprese edili sono poche quelle che hanno fatto tamponi gratuiti e in questo senso ci appelliamo alla sensibilità delle imprese purché si proceda a farli gratuiti. Noi invitiamo i dipendenti a vaccinarsi, ma esigiamo che si rispetti chi decide di non fare il vaccino, anche se quest’ultimo è molto utile per lasciarsi alle spalle la pandemia, che ha arrecato un grosso danno al tessuto economico e sociale della provincia di Catania. Nel nostro sindacato le proteste da parte dei lavoratori per l’obbligo del Green Pass sono state finora poche”.
Fonte immagine: profilo Facebook Vincenzo Cubito
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