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movida violenta

Madonnaro morto, arrestato il 23enne responsabile: “Non volevo ucciderlo, volevo solo le 37 euro per mangiare”

Pubblicato il 14 Ottobre, 2021

Si è risolto il giallo del madonnaro morto qualche giorno fa in ospedale dopo essere stato ferito a morte nel centro di Lecce. Leonardo Vitale, 69enne di Oria, ma spesso a Lecce per disegnare immagini di sacre di santi e madonne, era stato colpito e lasciato a terra la notte del 4 ottobre scorso e da lì era stato trasportato in ospedale dove, dopo qualche giorno, è morto. Le telecamere di sicurezza presenti nella zona dell’aggressione hanno ripreso il tutto ed hanno condotto all’autore del gesto: Mamadou Lamin, 23enne di origini senegalesi che ha confessato la rapina e ieri sera è stato arrestato. Lamin ha confessato quindi di aver cercato di rubare i soldi a Vitale, ma ha anche dichiarato che non voleva uccidere l’uomo perché, come detto nel corso dell’interrogatorio: “Volevo solo le 37 euro per mangiare“. Una brutta e triste vicenda quella del madonnaro morto che rende ancor più l’idea di quanto sia difficile e complicata la situazione in alcuni quartieri di Lecce, soprattutto nelle ore notturne. Lamin è finito in carcere a margine delle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Lecce e si è dovuto sottoporre all’interrogatorio in Questura nella tarda serata di ieri. L’ascolto è durato oltre tre ore e, tra le frasi del 23enne, la più importante riguarda la confessione della rapina, ma anche le parole sul fatto che non voleva uccidere Vitale. Lamin, infatti, ha confessato di non essersi reso conto che il 69enne fosse in gravi condizioni ed ha saputo che era morto in ospedale, dopo sei giorni di coma, solo quando è stato rintracciato dai poliziotti.

Madonnaro morto, il racconto dell’aggressore

Nelle prossime ore Mamadou Lamin, responsabile della rapina al madonnaro morto, dovrà comparire dinanzi al Gip per l’udienza di convalida del fermo. Durante le oltre tre ore di interrogatorio di ieri sera, il 23enne si è mostrato seriamente dispiaciuto di quanto accaduto e ha fatto capire davvero di non essersi reso conto delle condizioni di Vitale. Ha ricostruito i fatti che hanno portato al madonnaro morto con dovizia nei particolari e ha riferito di aver incontrato il madonnaro nei pressi di un kebabbaro di Via Trinchese. Qui, un uomo gli ha offerto da mangiare, poiché lui non possedeva i soldi per farlo, e in quei frangenti ha visto Vitale con un trolley in mano ed un sacchetto contenente del denaro per pagare un panino. Ha deciso così di seguirlo e, giunto nei pressi della stazione del capoluogo salentino, ha cercato di rubargli il trolley con i soldi che Vitale stava trasportando. Lamin ha riferito che in quelle concitate fasi si è rotta la maniglia del trolley ed entrambi sono caduti per terra. Questo è quanto accaduto, quindi, secondo il 23enne che ha ripetuto di non aver colpito Vitale, ma semplicemente di essere scappato via senza essersi accorto della gravità delle condizioni del 69enne. Successivamente, si è nascosto in una zona isolata per estrarre il sacchetto contenente i soldi, dove c’erano appena 37euro. Questa la storia del madonnaro morto secondo il racconto di Lamin, una storia su cui si dovrà fare ancora maggiore chiarezza. Sulla morte del madonnaro sono arrivate anche le parole di cordoglio del sindaco di Lecce, Carlo Salvemini.

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