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Mestre, la Rete Antiviolenza ha un marchio, opera di giovani designer: è un cuore rosso in forma di rete, ma con un tassello “spostato”

Pubblicato il 20 Ottobre, 2021


20.10.2021 – Un cuore rosso, costruito a forma di rete, con un piccolo tassello “spostato”: è questo il nuovo logo della “Rete per il contrasto alla Violenza contro le donne”, presentato dall’Ulss 3 Serenissima al Padiglione Rama di Mestre.

“Quanto al colore, abbiamo rinunciato al classico rosa – sottolineano gli studenti che lo hanno realizzato, vincento il ‘contest’ per il nuovo marchio – per uscire dallo stereotipo: la violenza contro le donne è vera e propria violazione, e ci è sembrato più pieno di significato il rosso intenso che ricordasse le conseguenze della violenza perpetrata. Poi il nastro del nostro logo disegna insieme un cuore e una rete; ma nella rete c’è un tassello imprescindibile, che è la donna oggetto di violenza: tante istituzioni a supporto della sua situazione, ma senza mai dimenticare che al centro c’è lei, un punto senza cui la rete è imperfetta”.


Sono sei i giovani studenti che hanno proposto il logo “Rete Aiuto Donna”: il loro cuore rosso “a rete” è stato scelto tra i tanti realizzati dai molti altri gruppi di lavoro nel Laboratorio di Type Design e Lettering dello IUSVE, attivo a Verona e Mestre e guidato dei docenti Aurelio Chinellato e Claudio Noventa. Ed è stato Edgardo Contato, Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, a ringraziarli per il lavoro fatto: “Questi giovani capaci di profonda riflessione sul fenomeno della violenza di genere – ha detto – sono, per noi operatori della sanità e del sociale, un riferimento importantissimo: la tutela della donna passa attraverso la loro consapevolezza, la loro capacità di approfondimento, il loro entusiasmo comunicativo. E’ stato per noi importantissimo averli al nostro fianco, come primi testimonial del lavoro che tutti insieme stiamo compiendo in questo ambito”. 


“La ‘Rete per il contrasto alla Violenza contro le donne’ costituita con atto dell’Ulss 3 da quasi un anno – spiega il Direttore dei Servizi sociosanitari Massimo Zuin – è formata da 43 partner espressione dei Comuni, delle Forze dell’Ordine, della Magistratura, degli Ordini Professionali, da Organizzazioni Sindacali, da Associazionismo e dal Terzo settore. Chi opera in questo ambito sa bene che il coinvolgimento di tutti i soggetti che operano in questo ambito è fondamentale: la violenza di genere non è un problema delle donne, ma è un tema sul quale si misura il grado di rispetto e di civiltà dell’intera comunità. Il lavoro della  Rete Antiviolenza, nata su input regionale con l’obiettivo di promuovere e realizzare specifiche azioni di contrasto e di sensibilizzazione nei confronti della comunità locale, oggi si arricchisce del contributo prezioso dei nostri giovani partner, e ha finalmente il suo logo”.

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