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Furti in esercizi commerciali: custodia cautelare in carcere nei confronti di un “trasfertista” arrivato a Firenze dal Lazio

Pubblicato il 22 Ottobre, 2021

Ieri mattina la Squadra mobile di Firenze ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal Gip del Tribunale del capoluogo toscano su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di un 66enne originario del Lazio, ritenuto responsabile di almeno tre furti – due consumati ed uno tentato – messi a segno la notte tra il trentuno agosto e il primo settembre scorso in esercizi commerciali fiorentini.

Nello specifico quella notte la Polizia di Stato aveva accertato due furti in via della Vigna Nuova e viale Europa ed un tentato furto in via della Vigna Nuova. 

Le modalità dei delitti e la loro quasi contestualità hanno subito fatto pensare gli inquirenti ad “un’unica mano”: in tutti i casi erano state forzate allo stesso modo le porte d’ingresso degli esercizi commerciali colpiti.

Gli agenti della sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra mobile hanno fatto subito una minuziosa analisi delle immagini della videosorveglianza, un’attività che ha permesso rapidamente di individuare l’autore delle tre effrazioni. 

Dai primi riscontri è emerso che si trattava di un uomo che utilizzava un fuoristrada con il quale era arrivato in città la sera del 31 agosto, passando dal casello autostradale di Firenze Sud, girovagando per le strade urbane senza una meta apparente.

Le telecamere cittadine lo riprendono proprio mentre mette a segno i furti, dopo aver lasciato il veicolo parcheggiato poco distante, per poi riprendere dopo alcune ore l’autostrada a Firenze Nord.

Le indagini sull’autovettura hanno portato in breve tempo gli investigatori della Squadra mobile al materiale utilizzatore del mezzo, ovvero il 66enne, già noto alle Forze di Polizia, finito ieri in manette

Il confronto delle sue fotografie negli archivi di Polizia con le immagini in alta definizione della videosorveglianza cittadina non hanno lasciato dubbi agli inquirenti.

Sulla base di quanto emerso nelle indagini, la Procura della Repubblica di Firenze ha richiesto ed ottenuto dal Gip il provvedimento che ieri ha portato l’uomo in carcere.

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