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Terrore a Bacoli durante il consiglio comunale: 57enne si cosparge di benzina e minaccia di darsi fuoco

Decisivo l’intervento tempestivo dei carabinieri e della polizia municipale.

Pubblicato il 23 Ottobre, 2021

Scene di follia si sono verificate ieri sera verso le 22 a Bacoli presso la chiesa di San Gioacchino, dove un 57enne del posto, dipendente del Centro Ittico Campano come guardia giurata, ha fatto irruzione interrompendo il consiglio comunale in corso.

L’uomo, per protestare contro il suo licenziamento inserito nell’ordine del giorno dell’assemblea comunale, si è cosparso di liquido infiammabile e ha minacciato di darsi fuoco.

Fortunatamente i carabinieri della stazione locale e gli agenti della polizia municipale sono intervenuti in tempo bloccando il 57enne, che aveva anche estratto dalla tasca un accendino.

I militari hanno denunciato per interruzione di pubblico servizio l’uomo, visitato anche dal personale del 118. Gli è stata sequestrata la pistola di cui era legalmente in possesso.

Le parole del sindaco Della Ragione

Scioccato il sindaco Della Ragione, che ha affidato il suo pensiero ad un lungo post su Facebook:

“Vi devo dare fuoco”. “Sindaco, questa notte non torni a casa”. “T’aggia taglia a capa”. In questo clima si è svolto, poco fa, il consiglio comunale di Bacoli. Fatti gravissimi. Con un uomo che, munito di una bottiglia piena di benzina, si è gettato verso i banchi del Consiglio, gettando liquido infiammabile ovunque. E, con un accendino alla mano, stava per appiccare il fuoco. Una tragedia evitata soltanto grazie all’intervento di agenti della Polizia Municipale e dei militari dell’Arma dei Carabinieri. Sono riusciti a bloccarlo. Una condizione inaccettabile, che ha reso impossibile il proseguo dell’assise civica.

È un attacco alle istituzioni democratiche di questa città, senza precedenti nella storia del nostro paese. È evidente che l’azione di ripristino della legalità, che stiamo portando avanti con ogni sforzo, qui a Bacoli, sta generando tensioni sociali in un sistema incancrenito di illeciti, illegalità e clientele che ha affossato per decenni la nostra terra.
Non possiamo tollerarlo.

E, soprattutto, non ci piegheremo. Siamo certi che la Bacoli che vuole cambiare è costituito dalla stragrande maggioranza dei nostri concittadini. Ed a loro daremo sempre conto. Senza paura. Mai.
Resterò sempre a disposizione di chi vuole confrontarsi, di chi vuole fare proposte, ed anche di chi ha da lamentare disagi. Sempre. Anche da posizioni politiche opposte. Ma non tollererò mai violenze, minacce, insulti. Mai mi piegherò alle intimidazione di chi non ha capito che è finito un tempo. In un clima intimidatorio che sta andando avanti da troppo tempo.

Ho l’onore di essere il sindaco di questa meravigliosa città. E continuerò ad assolvere ai miei doveri istituzionali. A testa alta. Perché Bacoli merita la svolta. Con coraggio.

Oggi in città si traccia uno spartiacque. Chi vuole il ripristino della legalità, chi lotta per la giustizia sociale, chi opera nel solco delle leggi. E chi, tutto questo, non lo vuole. “Tertium non datur”. Sono certo che le forze politiche e sociali si schiereranno dalla parte giusta. Ringrazio tutti quei consiglieri comunali che, anche stasera, hanno dimostrato di voler tenacemente cambiare questo paese. Ringrazio la giunta, ed i presidenti delle società partecipate, con cui collaboro ogni giorno. Ringrazio i tanti dipendenti ed operai pubblici che stanno accettando questa sfida di cambiamento radicale.

Ringrazio tutti coloro che stanno manifestando solidarietà. Ringrazio le forze dell’ordine intervenute. Ed a cui chiedo sostegno, a tutela di chi sta servendo lo Stato. Senza più piaceri, ma provando a perseguire diritti e doveri. Chiedo a tutte le istituzioni locali, provinciali, regionali, nazionali, ed europee, che stanno guardando con grande attenzione al nostro operato quotidiano, di starci al fianco. Bacoli è patrimonio di tutti. E va difesa, con le unghie e con i denti.
Io non mollo. Vado avanti. Più forte di prima.

Insieme a tutti quanti voi.

Andiamo avanti.

Un passo alla volta“.

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