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Call center L'Aquila, Quaresimale e Imprudente: "tutti ri-assunti entro agosto 2021"

Consiglio comunale aperto sulla vertenza del call center Inps

Pubblicato il 25 Ottobre, 2021

“Impegna il sindaco ad attivarsi presso la presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero del Lavoro affinché venga istituito un tavolo interministeriale che coinvolga tutte le amministrazioni dello Stato” il documento approvato stamani all’unanimità dal Consiglio comunale dell’Aquila, riunitosi in seduta aperta sulla vertenza del call center dell’Inps, che interessa il capoluogo abruzzese, dove si trova una sede dello stesso. Sede nella quale operano circa 500 addetti.

Il tavolo interministeriale, prosegue il documento, avrà lo scopo di permettere “l’internalizzazione del contact center di Inps attraverso l’utilizzo specifico dello strumento della clausola sociale, quale garanzia della continuità occupazionale di tutti i lavoratori interessati, con l’applicazione delle clausole contrattuali di riferimento del comparto occupazionale”.

In apertura dei lavori, il presidente del Consiglio comunale, Roberto Tinari, ha ribadito la necessità di un fronte comune a difesa dei lavoratori del call center aquilano che, proprio con la procedura dell’internalizzazione, rischiano di andare incontro a problemi occupazionali, qualora non ci fossero le opportune garanzie. Subito dopo, il sindaco Pierluigi Biondi ha tracciato un quadro della situazione sia da un punto di vista dell’evoluzione della problematica fin dalla sua origine, sia in base agli esiti dell’incontro avuto la scorsa settimana tra una delegazione istituzionale dell’Aquila e il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico.

Successivamente, sono intervenuti il vice presidente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente, l’assessore al Lavoro della giunta regionale, Pietro Quaresimale, i consiglieri comunale Marcello Dundee, Americo Di Benedetto, Paolo Romano, Stefano Palumbo e numerosi sindacalisti e rappresentanti dei lavoratori.

Le organizzazioni sindacali che hanno partecipato ai lavori hanno confermato in Aula la loro adesione al documento, votato all’unanimità dai 21 consiglieri presenti.

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