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Marghera-Catene, la parrocchia Madonna della Salute festeggia il parroco don Lio Gasparotto da 30 anni a Catene

Pubblicato il 28 Ottobre, 2021

28.10.2021 – Domenica 31 ottobre alla Messa delle 10.30 la parrocchia Madonna della Salute di Catene festeggia don Lio Gasparotto parroco da 30 anni nella comunità di Marghera. Era il 27 ottobre del 1991 quando, trentanovenne, faceva il suo ingresso nella comunità. «In questi tre decenni moltissime cose sono cambiate, ma non l’affetto che proviamo per lui e la gratitudine al Signore per avercelo dato come padre» affermano in parrocchia.

Don Lio Gasparotto è nato a Jesolo il 14 ottobre 1952 da Nicolò e Olimpia, quinto di sei fratelli. E’ entrato giovanissimo in seminario a Venezia, dove ha conseguito la maturità classica, per poi entrare in Teologia. E’ stato ordinato sacerdote dal card. Albino Luciani il 17 giugno 1978, poco prima che il Patriarca diventasse Pontefice. Ha iniziato il suo ministero sacerdotale come cappellano a Santa Rita di Mestre. Nel 1983 ha fondato, per iniziativa del Patriarca Marco Cè, l’Opera diocesana esercizi spirituali, che ha diretto fino al 1991, grazie alla quale centinaia di giovani e adulti hanno riscoperto la Parola e i Sacramenti.

Nello stesso periodo ha anche insegnato all’Istituto Superiore “Gramsci” della Gazzera. Ha fatto il suo ingresso come parroco di Catene il 27 ottobre del 1991. Nel 2012 è nominato assistente ecclesiastico dell’Unitalsi Aziendali Triveneta. Infine, nel 2018 il Patriarca Francesco Moraglia gli ha affidato la cura della Parrocchia di Villabona e della casa di riposo “Residenza Venezia”. Tra le sole opere materiali che don Lio ha portato a termine in questi anni a Catene, il restauro della casa delle suore, della scuola materna, della vecchia chiesa ora adibita a spazio polivalente; la ricostruzione della canonica con l’annesso patronato, le aule di catechismo, il campo sportivo e il piazzale. Tra gli interventi per abbellire la chiesa: il restauro esterno, le nuove finestre artistiche, il rifacimento del presbiterio, dell’ambone e della cappella invernale dedicata a San Giuseppe. Negli ultimi anni ha infine promosso l’acquisto e il restauro integrale della Casa “Card. Cè” di Domegge di Cadore.

«Testimone diretto dell’ingresso di don Lio, ricordo perfettamente quella domenica 27 ottobre del 1991 quando, in un pomeriggio autunnale molto nebbioso e freddo, prese possesso ufficialmente come parroco della comunità di Catene. Io mi trovavo già in parrocchia da quattro anni, così alcuni mesi prima, avevo organizzato il saluto al vecchio parroco uscente mons. Giuseppe Molin. Poi, come cerniera tra due parroci, avevo subito preparato il suo arrivo. Quel pomeriggio il tempo uggioso non aveva smorzato l’entusiasmo e la gioia nel far festa al nuovo pastore». Così don Gianni Fassina oggi parroco a San Giovanni Battista di Jesolo Paese ricorda l’arrivo di don Gasparotto a Catene. Lo scrive per il numero speciale del notiziario parrocchiale “Il Punto” dedicato in modo particolare a questo anniversario.

Nello stesso numero altri ricordi e alcune foto che testimoniano questi anni nella comunità. «Quella degli evangelizzatori – ricorda Andrea Reggio – è stata per me e per tanti una delle esperienze più belle ed importanti della vita. Tutto è iniziato 25 anni fa. Non smetteremo mai di ringraziare don Lio per averci chiesto di iniziare questa splendida esperienza nel cammino con la Parola come evangelizzatori nei gruppi d’ascolto». E il sacrista Giuliano Bognolo: «Don Lio ha sempre avuto molto a cuore la cura della liturgia, perché sia bella e partecipata. Mi chiese di occuparmene non solo con la cura della chiesa ma soprattutto con il canto, forma di preghiera bellissima quando è partecipato dall’intera assemblea».

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