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San Basilio, secondo atto intimidatorio alla palestra della legalità di don Coluccia

Pubblicato il 28 Ottobre, 2021

Secondo atto intimidatorio nella palestra delle ‘Fiamme Oro’, del quartiere San Basilio già teatro di un episodio analogo ad inizio settembre.

“Hanno danneggiato il muro laterale per impedire l’apertura della saracinesca e lasciato a terra un disegno con il cemento rapido, due occhi come monete e un tappo come bocca. Come a dire ‘muto devi stare’”. Don Coluccia ha denunciato un nuovo atto intimidatorio alla palestra della legalità di San Basilio, dopo la colla e il silicone

Nuovo atto intimidatorio nella palestra di pugilato a San Basilio di via Tranfo allestita da don Coluccia. I fatti risalgono alla notte di ieri, mercoledì 27 ottobre, e sono avvenuti nella periferia Est della Capitale. A renderlo noto il sacerdote fondatore dell’Opera Don Giustino, che da anni si batte contro la criminalità organizzata, con iniziative per valorizzare il quartiere all’insegna della legalità. “La notte scorsa – mercoledì ndr – hanno danneggiato il muro laterale per impedire l’apertura della saracinesca e lasciato a terra un disegno con il cemento rapido, due occhi come monete e un tappo come bocca. Come a dire ‘muto devi stare’. È un atto di intimidazione” ha raccontato il sacerdote di periferia a Il Corriere della Sera. “Noi andiamo avanti, non si arretra” ha detto. L’atto intimidatorio è avvenuto il giorno prima della visita della sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali e del presidente e ad di Sport e Salute Vito Cozzoli. L’intensione di don Colucci era quella di coinvolgere Vezzali nel progetto della palestra e nella ricerca di fondi ad essa dedicati.

La palestra della legalità a San Basilio

Don Coluccia da anni vive sotto scorta e ha ricevuto il riconoscimento di poliziotto ad honorem, per la sua grande dedizione nel quartiere contro lo spaccio di droga. Ha ricordato di come gli spazi della palestra, in uno stabile pubblico abbandonato, siano stati sottratti alla criminalità organizzata, ma che ora “c’è bisogni di soldi”. I locali erano infatti un luogo di ritrovo per gli spacciatori come base e nascondiglio della sostanza stupefacente, poi sono tornati ai cittadini grazie ad una convenzione firmata tra Roma Capitale e Fiamme Oro della Polizia di Stato. Non è la prima volta che viene compiuto un atto intimidatorio alla palestra di San Basilio: la notte del 3 settembre scorso ignoti hanno sigillato le saracinesche con colla e silicone, poche ore prima della visita dell’ex sindaca Virginia Raggi e Giuseppe Conte, per la presentazione della lista del Movimento Cinque Stelle.

A mostrare solidarietà a Don Coluccia, anche il Sindaco Gualtieri che ha chiamato ieri sera il parroco per testimoniargli il suo pieno sostegno e quello di tutta la città, dopo l’ennesima intimidazione subita. Il Sindaco ha ribadito che l’Amministrazione capitolina sarà sempre al suo fianco, in prima linea, per la difesa della legalità e contro la criminalità organizzata.

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