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Caso Natalia Chinni, come è morta la ex insegnante? Test dei residui di sparo

Pubblicato il 5 Novembre, 2021

Bologna. Sono in corso le indagini in merito a quanto accaduto a Natalia Chinni, la 72enne insegnante d’inglese in pensione. La donna è stata trovata morta, la sera di venerdì scorso, sulla porta della sua seconda abitazione a Santa Maria Villiania, frazione di Gaggio Montano sull’Appennino Bolognese.

Il pm Antonello Gustapane coordina gli accertamenti dei Carabinieri. Ieri sera, questi ultimi hanno perquisito anche l’abitazione di Rimini di proprietà del 72enne indagato, a piede libero, con l’accusa di omicidio aggravato da futili motivi per la morte dell’ex insegnante. Si tratta del cugino della vittima.

L’anziano è assistito dall’avvocato Franco Oliva. Possiede quattro case, due in altrettante frazioni di Gaggio Montano (una è quella accanto a quella della vittima), una a Casalecchio di Reno e quella in Romagna, passata al setaccio per ultima. Oggi si procede anche allo ‘stub’, l’esame per rilevare residui da sparo sul sospettato.

Gli investigatori hanno sentito di nuovo il marito della vittima e il figlio: questi ha trovato il corpo della madre, che si trovava nella seconda abitazione di famiglia per alcuni lavori di manutenzione. Accertamenti balistici e i rilievi, a cura del Ris di Parma, riguardano i bossoli rinvenuti nelle case del 72enne, durante le perquisizioni. Nel fiume Reno, sono al lavoro i sommozzatori dei Vigili del Fuoco: ieri la corrente forte dell’acqua ha interrotto le attività. Oggi si esamina il punto in cui, secondo la ricostruzione dei militari, il sospettato si sarebbe fermato, il giorno in cui è morta Natalia Chinni. (fonte: Ansa). 

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