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Taranto, ex Cemerad: al via la bonifica

Pubblicato il 11 Novembre, 2021

Nell’ultima bozza della legge di Bilancio a cui sta lavorando il governo, è previsto uno stanziamento pari ad 8,8 milioni di euro per completare l’iter di bonifica della ex Cemerad, sito in località Vocchiaro nel comune di Statte. Nel deposito sono ad oggi presenti 3.074 fusti, tutti contenenti materiale radioattivo; dunque, rispetto all’inventario iniziale (fusti totali n. 16.421, di cui 3.401 radioattivi e 13.020 potenzialmente decaduti) sono risultati “radioattivi” ulteriori 2.271 fusti invece che “potenzialmente decaduti”

Nell’ultima bozza della legge di Bilancio a cui sta lavorando il governo, è previsto uno stanziamento pari ad 8,8 milioni di euro per completare l’iter di bonifica della ex Cemerad, sito in località Vocchiaro nel comune di Statte. L’articolo in questione è il 143 e prevede “al fine di consentire il completamento degli interventi di messa in sicurezza e gestione dei rifiuti pericolosi e radioattivi siti nel deposito dell’area ex Cemerad nel territorio del Comune di Statte, in provincia di Taranto, è autorizzata la spesa di 8,8 milioni di euro per l’anno 2022“.

Nel deposito sono ad oggi presenti 3.074 fusti, tutti contenenti materiale radioattivo; dunque, rispetto all’inventario iniziale (fusti totali n. 16.421, di cui 3.401 radioattivi e 13.020 potenzialmente decaduti) sono risultati “radioattivi” ulteriori 2.271 fusti invece che “potenzialmente decaduti”.

ex cemerad
Ex Cemerad

La necessità dell’ulteriore fabbisogno finanziario emerso fu rappresentata dal commissario Vera Corbelli sin dal marzo 2020 (le prime operazioni partirono nel novembre 2017, mentre nel periodo compreso tra fine anno 2019 al primo semestre 2020, le attività di allontanamento dei fusti subirono un rallentamento), con più note inviate alla Presidenza del Consiglio dei ministri ed al Ministro dell’Ambiente. Che segnalò anche al Ministro dello Sviluppo Economico la necessità di individuare opportune misure per favorire il reperimento delle risorse necessarie per assicurare il completamento delle attività di gestione dei rifiuti radioattivi (visto che dopo il secondo Piano di Intervento approvato nel novembre 2020, si appurò una lievitazione dei costi pari ad oltre 3 milioni di euro).

Inoltre, il Capo Dipartimento alla Presidenza del Consiglio dei ministri, nel novembre del 2020, rappresentò agli Uffici di Gabinetto del Ministero delle Economie e delle Finanze e del Ministero dell’Ambiente, al fine di consentire il completamento delle attività di gestione dei rifiuti radioattivi ed evitare la sospensione delle relative attività di valutare, secondo le rispettive competenze, i presupposti per un intervento di legge volto al finanziamento del servizio indicato.

A causa della carenza di risorse economiche non è stato possibile, inevitabilmente, proseguire anche la vigilanza armata h24 interrotta dal 14.12.2020. Comunicazioni in merito fu inviata dal Commissario Straordinario per le azioni di competenza da porre in essere al Prefetto di Taranto ed al Sindaco del Comune di Statte; così come un’informativa fu inviata all’Asl di Taranto ed al Comando Provinciale dei Carabinieri di Taranto.

Dunque, se queste risorse saranno confermate, il prossimo anno il commissario Vera Corbelli potrà ultimare la bonifica di un sito concepito e realizzato nel 1982, abbandonato sottoposto a sequestro giudiziario dal 2000, nel quale erano stoccati – sulla base delle conoscenze disponibili – circa 16.500 fusti dei quali circa 3.500 radioattivi.

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