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Potrebbe essere ad una svolta il giallo del cadavere trovato in una grotta sull’Etna. Procura disporrà esame Dna

Potrebbe essere ad una svolta il giallo dei resti dell’uomo ritrovato in una grotta alle pendici dell’Etna. Dopo la segnalazione fatta da Franca De Mauro, figlia del giornalista Mauro De Mauro, scomparso da sotto la sua casa di Palermo il 16 settembre del 1970. La Procura di Catania disporrà un esame comparativo del Dna dei resti per verificare se effettivamente si tratta del giornalista scomparso.

Pubblicato il 11 Novembre, 2021

Potrebbe essere ad una svolta il giallo dei resti dell’uomo ritrovato in una grotta alle pendici dell’Etna. Dopo la segnalazione fatta da Franca De Mauro, figlia del giornalista Mauro De Mauro, scomparso da sotto la sua casa di Palermo il 16 settembre del 1970. La Procura di Catania disporrà un esame comparativo del Dna dei resti per verificare se effettivamente si tratta del giornalista scomparso.

Franca De Mauro ha contattato ieri (10 novembre) la Guardia di Finanza di Catania che sta indagando per dare un nome ai resti di un uomo trovato in una grotta alle pendici dell’Etna. La figlia, avuta la notizia, sostiene che il periodo è compatibile con quello della scomparsa di suo padre ma, fino adesso, non ha riconosciuto alcun oggetto trovato accanto al corpo, che era vestito con giacca e cravatta e presenterebbe deformità al naso e alla bocca.

Nelle tasche dell’abito è stato trovato anche un pettine e Franca De Mauro ha escluso che suo padre ne portasse dietro uno.

La scomparsa del giornalista palermitano resta un mistero irrisolto da almeno 50 anni; tra le piste seguite negli anni dagli inquirenti c’è stata anche quella mafiosa. Per la scomparsa del giornalista palermitano, fu processato e assolto dall’accusa di omicidio, Il boss Totò Riina.

Una delle ipotesi investigative era legata alla partecipazione di De Mauro al film del regista Francesco Rosi sulla morte di Enrico Mattei, il presidente dell’Eni deceduto nel 1962 in un misterioso incidente occorso al suo aereo personale, nei pressi di Bascapè.

Nel 2012 la sentenza di un processo sulla scomparsa del giornalista Mauro De Mauro che indagava sulla scomparsa di Enrico Mattei, ha riconosciuto ufficialmente che Mattei fu vittima di un attentato. L’ipotesi era che il giornalista avesse scoperto mandanti, movente e autori del delitto Mattei e che per questo Cosa Nostra lo ha rapito e ucciso su commissione. Il corpo del giornalista non fu mai più ritrovato.

Nella foto d’apertura il giornalista Mauro de Mauro. (fonte Wikipedia)

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