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Sciddicuni

“Sciddicuni è in vendita”: Emanuele Feltri e il pianto della Sicilia costretta ad arrendersi

Pubblicato il 11 Novembre, 2021

“Sciddicuni è in vendita! Decisione serena e ponderata. Arriva l’IMU del 2016 sui terreni. Bella botta! Nel 2016 Non risultavo ancora imprenditore agricolo a titolo principale. Ma con partita iva al di sotto di un fatturato di settemila euro, quindi non obbligato all’iscrizione camerale. Insomma, un agricoltore di fatto che si sta avviando ma privo di esenzione IMU. Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato ma non potevano scegliere momento peggiore!”.

Comincia così il post col quale Emanuele Feltri lascia di stucco chi lo stima, chi gli vuole bene, chi condivide con lui l’amore per la Sicilia, per la terra da vivere e dalla quale trarre sostentamento, per la legalità. Fra le foto che allega, una colpisce in particolare.

Questa.

Sciddicuni
Sciddicuni

Si vede l’angolo riservato su un terrazzo ai giochi della sua bambina. Perché la proprietà cha annuncia di mettere in vendita è tutto il mondo che Emanuele ha creato e curato quotidianamente nella contrada che si trova nel territorio di Paternò, centro della provincia di Catania.

Sciddicuni
Sciddicuni

“Le tasse si pagano. Servono a dare la disponibilità ai comuni per erogare servizi. Mi chiedo però che tipo di servizi eroga il Comune di Paternò ai suoi agricoltori? Manutenzione strade? Meglio comprarsi un elicottero. Detrazioni d’imposta, in considerazione della trentennale crisi agrumicola? Sostegni logistici e supporti tecnici? Non pervenuti nelle nostre campagne”, spiega e denuncia, Emanuele, che lo scorso 15 agosto ha pianto Andrea Distefano, morto schiacciato dal trattore mentre accorreva per dare un mano a fronteggiare le fiamme che stavano divorando le campagne del paternese in uno dei roghi che hanno devastato la Sicilia la scorsa estate.

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“TASSE E FAR WEST”

“Tasse e Far West. In tantissimi in questi anni, hanno chiuso l’iscrizione camerale, per la crisi di settore. Campagne in abbandono ma che hanno ancora proprietari – continua – Casolari rurali di grande pregio storico, che vengono demoliti e dichiarati collabenti per non pagare l’IMU. Lontani sono i tempi in cui la terra era ricchezza. Questo per noi, piccoli e medi produttori. Le grosse aziende… Ma chi può permettersi di essere una grossa Azienda? Sono i soldi che fanno i soldi. E i maccheroni che riempiono la pancia. Di sogni e visioni non si campa. Pago! Due mesi di stipendio da bidello e pago tutto”.

“LA VITA NON ASPETTA”

“Avevo già in mente di riprogrammare un’attività agricola più in piccolo. Meno terra, una casetta, pochi animali e attività didattica per trasmettere ai bambini, l’amore per la terra, le sue tradizioni e gli equilibri della natura. Sciddicuni è troppo grande per le mie misere tasche. – conclude amaramente – I suoi sette ettari, una civile abitazione, una masseria in gran parte ristrutturata, cercano nuovi proprietari! Sciddicuni è in vendita. Non mi sogno nemmeno di recuperare quello che ci ho investito. Ma acquistatelo! È fertile terra coltivata in biologico, con letame e amore. Vorrei chiudere presto, questo capitolo, per aprirne un altro. Grazie ancora a chi mi ha sostenuto. Ai GAS, ai tanti singoli, agli amici. Ma bisogna guardare avanti e farlo in fretta! La vita non aspetta!”.

Emanuele Feltri

Numerose già le manifestazioni di solidarietà che invadendo i social.

UN DOLORE CHE NON LASCIA INDIFFERENTI

Eccone un, significativo, estratto.

“Questa notizia è… non so, non mi viene l’aggettivo esatto per definire quel che mi ha lasciato addosso. E penso a te. Penso quanto devastante possa essere per te. Mi dispiace immensamente”.

“Non possono esserci parole adatte ad esprimere sentimenti anche contrastanti che, comprendo bene, stai vivendo, Emanuele! Tutta la mia comprensione e la vicinanza affettiva a te e a Sciddicuni, luogo simbolo anche per SNAI Nazionale che ha adottato, come logo, una bellissima immagine tratta da una manifestazione di Comunità a difesa del luogo. Noi simetini eravamo e siamo tutti con te”. 

“Quanto ti capisco. Sull Etna ci riempiano la bocca festeggiando quando arrivano grandi cantine, dimenticando che i piccoli non hanno alcun aiuto. Mi dispiace di cuore”.

“Quanto mi dispiace!!! Capisco che ci si sente sconfitti, dopo anni di battaglie, di rinunce di sacrifici, di notti insonni e giorni di lavoro. Però sei la persona più determinata che conosca, ti ammiro, e sono sicuro che riuscirai ad aprire un nuovo capitolo nella tua vita”.

“Perdonami, probabilmente lo avrai già valutato… ma un crowdfounding? Sono sicuro che riceveresti la somma necessaria per far fronte alle spese e magari anche un aiuto per avviare un attività che ti permetta di poter tenere questo paradiso per te e le tua famiglia. Io ci sono”.

“Mi spiace moltissimo….un altro imprenditore ucciso dal sistema che dovrebbe aiutarlo…Ho guardato le foto, è un posto bellissimo…spero non finisca nelle mani di qualche speculatore…in bocca al lupo Emanuele”.

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