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Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne: giovedì 25 novembre corteo a piazza Roma – FOTO

Il coordinamento formato da studenti e studentesse e denominato Spine nel fianco organizzo il corteo che si svolgerà nei pressi della villa Bellini.

Pubblicato il 23 Novembre, 2021

Il 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, si svolgerà a Catania un corteo che attraverserà le strade della città nella mattina di giovedì. A prendere parola con forza in questi giorni sono le organizzatrici della manifestazione, il coordinamento formato da studenti/esse universitari e dei licei denominato “Spine nel fianco”. Coordinamento che nasce dalla necessità di ragazzi e ragazze di prendere parola sui temi fondamentali che costituiscono la lotta contro la violenza di genere e sulle donne.

I temi che vengono affrontati dai ragazzi e dalle ragazze sono molteplici, utilizzando parole d’ordine come sessismo, educazione alla parità, educazione al consenso, volendo sottolineare come le esperienze di violenza vissute e osservate siano state pregnanti nella loro crescita e come da esse trarne una forza motrice collettiva e non un tabù di cui non parlare.

Virginia, studentessa universitaria facente parte del coordinamento ci spiega: Spine nel fianco è un nome che per noi ha un valore importante, desideriamo ricordare a chi pensa di poter ignorare la cultura patriarcale di cui è impregnata la nostra società che la realtà è più cruda di quanto si creda, i primi ad ignorare la realtà sono le sedi istituzionali, come le scuole e le università, in cui ad esempio non viene inserito nel programma curriculare un percorso che porti alla parità di generi e delle soggettività, che dia dignità alle persone in quanto tali e non ai ruoli sociali”.

Il gruppo, dalla sua creazione, attraverso le prime assemblee cittadine, ha iniziato ad avere una presenza sempre più forte in città, attraverso iniziative spot in luoghi della città al fine di risignificarle, ed è così che sono apparse nei giorni precedenti cartelli con diverse scritte sessiste e misogine appese a fili nel mezzo di piazze e vie, e sulla motivazioni di queste azioni virginia aggiunge: “Il nostro condividere esperienze e punti di vista ci ha permesso di capire come la violenza non fosse unica come spesso ci vogliono far credere, purtroppo in giornate come queste la violenza viene descritta come la donna vittima di abusi fisici o sessuali, dimenticando i diversi livelli che esistono prima di arrivare al culmine di tale violenza. Ci siamo ritrovati a parlare di violenza verbale, che si riproduce negli stereotipi che quotidianamente vengo attribuite a noi donne, di violenza istituzionale a causa dei processi spesso troppo lenti e con dinamiche legislative che mettono in cattiva luce la donna e non il carnefice o addirittura non prende proprio in considerazione la donna come nei casi dei tantissimi stalker denunciati finiti con racconti di tristi femminicidi, abbiamo discusso di come la scuola stessa ci educhi ad ignorare le donne non venendo quasi mai menzionate nei libri di fisica, scienza, matematica e così via e di come una cultura machista venga avvallata nel mondo dell’istruzione nel momento in cui si ignorano basi fondamentali per la crescita di un individuo come l’educazione sessuale e al piacere, che miri al rispetto dell’altro e non all’oggettificazione della donna, tutti questi temi abbiamo deciso di mostrarli fisicamente ai passanti, ai curiosi, attraverso un filo appeso nell’aria, perché vorremmo che più gente sbattesse contro la realtà e facesse parte del cambiamento”.

Inoltre, il corteo è condiviso e costruito con altre realtà transfemministe della città, come il nodo locale di Non Una Di Meno e il Consultorio Autogestito Mi Cuerpo es Mio, facendo un mix di esperienze fra giovanissime e realtà presenti sul territorio contro la violenza sulle donne da più tempo, su questa collaborazione ci dice Virginia “per noi è stato immediato pensare di non poter costruire la giornata del 25 Novembre da sole, per noi questa data significa dare risposte concrete alla violenza, alternativa alla città e e alle donne della città e questo è possibile solo attraverso l’unione. Non una di Meno è una realtà mondiale, che dal 2016 lavora su Catania per far conoscere le tematiche di cui abbiamo parlato poco prima e con amore ogni anno incontra ragazzi e ragazze in tutte le scuole per creare confronto e ascolto. Il Consultorio autogestito mi cuerpo es mio è uno spazio aperto che ha visto la luce nel 2020, poco prima della pandemia e che da quel momento si è adoperato per rispondere alle richieste di tantissime donne che desiderassero un consulto gratuito in campi medici, entrambi sono luoghi in cui la fiducia e la forza collettiva sono i pilastri della loro esistenza e noi del coordinamento spine nel fianco vogliamo costruire legami, dando soluzioni concrete a problemi quotidiani, cosa che non accade spesso.”

L’appuntamento che viene rilanciato è giovedì 25 Novembre alle 9 a piazza Roma, si terrà un corteo che si propone di attraversare la città toccando i punti cardine che simboleggiano le diverse forme di violenza, provando a coinvolgere quante più fatte della società possibili.

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