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Catania, manifestazione Spine nel fianco limitata al liceo Spedalieri: “Hanno giocato sporco”

Dal coordinamento Spine nel fianco fanno sapere quali saranno le azioni che verranno intraprese domani.

Pubblicato il 24 Novembre, 2021

Domani, 25 Novembre, conferenza stampa situata a piazza Roma ore 9. Il coordinamento Spine nel fianco indice una conferenza stampa domani mattina poco prima della manifestazione che ha il suo inizio a piazza Roma. Tale scelta è stata una risposta al diniego ricevuto da parte della Questura alle studentesse del coordinamento costituente della manifestazione del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Il diniego si sostanza in una impossibilità di attraversare le strade principali della città, la manifestazione si proponeva di attraversare luoghi simbolo della violenza come tribunali e zone della movida, portando la voce delle donne nelle vie centrali della città, dando una possibilità concreta di dialogo e comunicazione con la città, riempiendo di significato una data simbolica. Oggi, a sole 24 ore dalla data del 25 novembre 2021, le studentesse ricevono la comunicazione di diniego del percorso confermato, con controproposta che ripercorre un quadro limitato della città e isolato.

Per questa ragione, il coordinamento Spine nel fianco, induce una conferenza stampa che dia voce alle loro ragioni e volontà, dichiarando: Il tentativo è stato quello di rinchiuderci in dei confini perimetrati, senza permetterci un reale scambio con l’esterno. Le zone prescelte, e autorizzate fino a poche ore fa, hanno un significato simbolico alla lotta contro la violenza sulle donne e questo ci è stato negato. Ci è stato richiesto di attraversare i luoghi che altri hanno scelto per noi, negandoci anche in una giornata come quella del 25 Novembre di lasciarci la nostra voce, di muovere i nostri corpi nella nostra città rivendicando il nostro diritto alla libertà, anche negli spazi che vogliamo attraversare assieme per dire no alla violenza sulle donne. Chiediamo ai giornalisti, alle testate giornalistiche di essere dalla nostra parte, permettendo di divulgare il nostro messaggio anche la dove ci è stato vietato fisicamente tramite una conferenza stampa alle 9 del mattino prima dell’inizio della manifestazione. Vogliamo rendere pubblico il trattamento che ci è stato riservato a sole poche ore dalla manifestazione, nella stessa città in cui viene invitata la ministra degli interi Lamorgese per parlare di come le forze dell’ordine si prodighino nel contrastare la violenza, non viene lasciata la libertà a centinaia di centinaia di donne che vogliono attraversare la propria città con rispetto e tutela ma con determinazione e rabbia, perché siamo stanche d’essere trattate sempre come le ultime. Siamo stanche di non essere mai lasciate libere ma che la violenza sui nostri corpi e mente venga utilizzata per salotti politici privati, vogliamo essere ascoltate senza limiti.”

Lo stesso coordinamento ha fatto sapere a noi quali saranno le azioni che verranno intraprese domani e come le motivazioni addotte dalla Questura sotto delega del Provveditorato agli Studi vengano ritenute del tutto ingiuste.

“Il corteo – fa sapere il coordinamento – partirà da piazza Roma, proseguirà per viale Regina Margherita, piazza S.Maria di Gesù, via Lago di Nicito fino a raggiungere il liceo Spedalieri. Lo spazio concesso a noi ha il sapore di una ghettizzazione soprattutto dopo il grande lavoro svolto dalle ragazze. Le motivazioni della Questura sono state quelle del pericolo di espansione e della salvaguardia degli esercizi commerciali, quando invece per altri tipi di manifestazioni le zone più centrali della città non sono state affatto interdette. Noi lo riteniamo ingiusto e domani cercheremo di fare capire alla Questura e al Provveditorato che hanno giocato sporco“.

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