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Mestre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: la presidente Damiano all’M9 per la “maratona di solidarietà”

Pubblicato il 25 Novembre, 2021

25.11.2021  –  E’ stata la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, ad aprire questa mattina, all’interno del chiosco dell’M9, la “maratona di solidarietà”, che durerà sino alle 19 di questa sera, promossa, per il secondo anno consecutivo, dall’associazione “Mestre Mia” in collaborazione con il Comune, nell’ambito della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, che si celebra oggi.

    “Questo odioso fenomeno – ha ricordato la presidente Damiano – è purtroppo in costante crescita. Quest’anno sono già 109 i femminicidi perpetrati in Italia. Nel nostro Paese si calcola che quasi 7 milioni di donne siano state vittima di violenza fisica o morale, ma solo una minima parte ha il coraggio di denunciare quanto ha subito. Queste donne devono invece sapere che non sono sole: devono denunciare, non chiudersi nel loro dolore.

    Nel nostro Comune opera oramai dal 1994 il Centro Antiviolenza, primo nel suo genere, in ambito pubblico, in Italia, che è coadiuvato da un ‘team’ composto anche dalle Forze dell’ordine e da professionisti, come psicologi e avvocati. Queste donne possono non soltanto trovare rifugio nelle sedi protette del Centro, ma anche avviare con esso un ‘piano di protezione’ per ritornare a condurre un’esistenza normale e felice.”

    La “maratona”, trasmessa in streaming sul canale di “Mestre Mia”, vede la partecipazione e la testimonianza di una cinquantina di personalità del mondo della politica, della cultura, dell’economia. Tra queste anche quella di Zahra Amadi, l’attivista fuggita dall’Afghanistan, che difende i diritti civili delle donne, calpestati nel suo Paese.

    Tante presenze in studio, ma anche virtuali, come quelle dalla presidente del Senato Casellati del sindaco Brugnaro che hanno fatto pervenire i loro significativi messaggi di saluto e sostegno.

    “La battaglia per sconfiggere questa piaga sociale – ha sottolineato la presidente Damiano – è ancora lunga, e deve essere combattuta su più fronti. Occorre ad esempio agire in ambito economico, garantendo alle donne vittime di violenza un’indipendenza in quest’ambito: importante in questo senso, il ‘reddito di libertà’, riconosciuto recentemente dall’Inps.

    E poi svolgere un’ampia opera a livello culturale, già nelle scuole, tra i giovani, per renderli consapevoli del problema e promuovere l’educazione ed il rispetto. Un ruolo importante devono infine avere i mass media, per una corretta informazione, che eviti, come invece spesso ancora accade, la vittimizzazione secondaria delle vittime.”

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