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zagaria

33enne esce dal carcere e costringe la sorella a comprargli la droga, arrestato di nuovo ladro di biciclette

Pubblicato il 17 Ottobre, 2020

33enne esce dal carcere dopo una settimana dal furto di biciclette. Ma costringe la sorella dalla quale era ai domiciliari, ad andare a comprargli la droga in piazza della Stazione. E viene di nuovo arrestato dai carabinieri e dopo poche ore torna a Sollicciano.

Appena una settimana fa era finito in carcere arrestato dai carabinieri di Firenze Uffizi per il tentato furto di 4 biciclette elettriche del valore commerciale di circa 14mila euro in piazza dei Giudici.

A seguito di istanza del suo legale per la sostituzione della misura cautelare in carcere con gli arresti domiciliari a Montecatini presso l’abitazione delle sorella, acquisito il parere favorevole della donna ad accogliere il fratello, aveva emesso un provvedimento di sostituzione della misura.

Per questo, solo ieri, Z.B., marocchino 33enne, appena uscito dal carcere, intorno alle 16, si era incontrato con la sorella in piazza della Stazione SMN a Fitrenze, nei pressi della tranvia e della scalette di via Alamanni, per poi prendere il treno diretto a Montecatini dove i carabinieri lo avrebbero sottoposto alla nuova misura cautelare.

Tuttavia prima di partire, il 33enne, tossicodipendente, aveva chiesto subito alla sorella di acquistare per lui 15 grammi di droga. La donna, visibilmente scossa dalla richiesta, si rifiutava categoricamente.

E’ stato allora che Z.B. ha iniziato a inveire e offendere la sorella, urlandole che, se non gli avesse procurato la droga, l’avrebbe uccisa. La donna, sconvolta e profondamente impaurita dal violento atteggiamento del fratello ha preso il cellulare dova ha iniziato a digitare il 112 per chiedere aiuto.

In quel momento però la scena e la disperazione della donna, è stata notata da due carabinieri impegnati in un servizio di pattuglia per il controllo di piazza Stazione. Sono stati attratti dai gesti e dalle urla della donna che gridava “aiuto, mi vuole ammazzare”.

I carabinieri hanno protetto la donna dal fratello 33enne che, in evidente stato di alterazione psicofisica, continuava ad urlare a squarciagola dapprima in lingua araba e poi anche in italiano nei confronti della sorella.

Condotti entrambi in caserma e accertati i fatti, anche sulla base della denuncia sporta della donna, la quale sottolineava a più riprese di aver temuto per la sua vita e di essersi pentita per aver assecondato la sua richiesta del fratello di accoglierlo in casa, Z.B., visti i numerosi precedenti, ultimo il tentato furto delle bici.

Il marocchino, 33enne, è stato tratto in arresto per l’ipotesi di reato di violenza o minaccia per costringere a commettere un reato e condotto nello stesso carcere dal quale poche ore prima era uscito.

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