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A FIANCO DEI LAVORATORI SEMPRE. MA NON CON LE SEGRETERIE SINDACALI PER DELLE PASSERELLE POLITICHE

Pubblicato il 9 Marzo, 2021

Dopo  mesi  di  torpore  finalmente  le  segreterie  dei  sindacati  confederali  si  svegliano  dal  letargo  e decidono  di  promuovere  un  presidio  (con  tanto  di  permesso  da  parte  della  multinazionale)  dentro alla  portineria  JSW  di  Piombino.

Lo  fanno  scrivendo  un  lungo  comunicato  in  cui  si  scagliano  inizialmente  con  le  istituzioni  e  i  partiti “che  hanno  lasciato  soli  i  lavoratori”.  Ma  come?  Solo  adesso,  dopo  aver  accompagnato  per  anni  i lavoratori  tra  un  tavolo  in  Regione  (con  l’ex  Presidente  Rossi  acclamato  da  tutti  neanche  fosse Giuseppe  Di  Vittorio),  una  passerella  elettorale  e  una  “trattativa”  al  Ministero,  si  rendono  conto che  le  istituzioni  ci  hanno  mentito?  Invece  di  investire  sulle  mobilitazioni  e  sull’unica  vera  forza su  cui  i  lavoratori  possono  davvero  contare  e  cioè  loro  stessi,  ci  hanno  detto  per  anni  che dovevamo  fidarci  e  che  Piombino  sarebbe  rinata..  Con  quale  faccia  adesso  ci  vengono  a  dire questo?   

Il  comunicato  continua  parlando  di  una  imminente  crisi  sociale  se  non  ci  sarà  un  piano  nazionale della  siderurgia  in  grado  di  rilanciare  il  settore.  Benvenuti  nel  mondo  reale  cari  compagni.  Che nella  migliore  delle  ipotesi  (ancora  tutta  da  conquistare)  ci  sarà  posto  per  700/800  lavoratori  a Piombino  ormai  lo  sanno  anche  i  muri. 

Quale  scandalo  parlare  di  incentivi  all’esodo  per  quei lavoratori  prossimi  alla  pensione  che  non  rientreranno  mai  nello  stabilimento?    Si  citano  altri  paesi europei  come  ad  esempio  la  Germania  e  poi  si  definisce  “utopistico”  qualsiasi  intervento  diretto dello  stato.  Cosa  pensano  che  negli  altri  paesi  un  settore  strategico  come  la  siderurgia  sia lasciato  in  mano  al  primo  “padrone”  che  passa?   Evidentemente  sperano,  o  ci  vogliono  ancora  far sperare,  che  tutto  si  possa  risolvere  grazie  ad  una  multinazionale  che  fino  ad  oggi  non  ha  investito un  soldo.   

Ma  proviamo  a  tenere  un  attimo  da  parte  le  polemiche.  E’  assolutamente  evidente  che  Piombino sia  stata  relegata  ai  margini  del  dibattito  ministeriale  e  nazionale  sulle  crisi  aziendali.  Ed  è altrettanto  evidente  che  solo  con  una  mobilitazione  forte  dei  lavoratori  questa  situazione  potrà essere  sbloccata.  Per  questo  motivo,  così  come  a  Taranto  e  Terni,  USB  è  e  sarà  sempre  dalla  parte dei  lavoratori  che  decidono  di  lottare.  Siamo  disponibili  a  fare  la  nostra  parte  ma  solo  e  soltanto portando  avanti  una  piattaforma  chiara  e  concreta  ma  soprattutto  condivisa.  Di  storielle  da  parte di  segretari,  di  partito  o  di  sindacato,  ne  abbiamo  già  sentite  abbastanza.  Adesso  ci  vogliono  i  fatti. 


Usb  Federazione  provinciale  di Livorno  e  Piombino. 
Usb  Settore  Nazionale  Industria.

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