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cerignola

A Reggio Calabria sit-in in piazza per manifestare contro il Green Pass al lavoro

Pubblicato il 21 Ottobre, 2021

Tre giorni di sit-in a Reggio Calabria per manifestare con il Green Pass sul luogo di lavoro. A dar vita alla protesta pacifica i componenti del “Comitato per il diritto al lavoro” guidati dal portavoce Giuseppe Modafferi.

Non vogliamo entrare nel merito dei temi inerenti la pandemia, il vaccino, o altro ma riteniamo umiliante che molti lavoratori siano costretti ogni due giorni a fare lunghe file e sottoporsi ad un fastidioso tampone per poter svolgere il proprio lavoro. E lo è sia sotto il profilo economico, per i costi legati ad ogni esame, un vero e proprio pizzo, sia sotto il profilo fisico, per le difficoltà e i disagi di essere sottoposti a tampone ogni 48/36 ore. La nostra iniziativa qui in piazza. è soprattutto informativa ma anche di sostegno, perché abbiamo notizia di persone psicologicamente provate da questa procedura, ed infine di solidarietà ai lavoratori portuali di Trieste che stanno portando avanti una battaglia, non solo per loro, ma per tutta l’Italia. Trieste è diventato il ‘fronte nazionale’ per un ritorno alla libertà e per il rispetto della nostra Costituzione. Venerdì e sabato ci sposteremo in piazza Italia. Sabato, in particolare stiamo tentando di coinvolgere più persone per un abbraccio. Quando c’è un momento di crisi, culturale, sanitaria, economica, i cittadini devono aggregarsi, abbracciarci e manifestare civilmente e democraticamente il nostro punto di vista. Non siamo per azioni violente. Siamo padri di famiglia, imprenditori, liberi professionisti che democraticamente vogliono fare sentire il loro dissenso. Pur essendo questa una iniziativa ‘politica’, non si tratta più di un problema ideologico. Siamo lontano dai partiti. In Italia abbiamo un Parlamento, di fatto, sterilizzato, con le decisioni che passano da un nucleo ristretto di individui e la democrazia un po’ ne soffre. Anche Reggio, così come le altre città si unisce a questa protesta civile. Le persone hanno bisogno di essere tranquillizzate, hanno bisogno di uscire fuori da questa situazione che si trascina orma da quasi due anni.

Ansa.

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