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Addio a Lucy Salani, l’unica transessuale sopravvissuta ai lager: il ricordo di Luxuria

E’ morta a quasi 99 anni Lucy Salani, attivista nota come l’unica transessuale italiana sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti.

Pubblicato il 22 Marzo, 2023

Fu deportata a Dachau nel 1944

E’ morta a quasi 99 anni Lucy Salani, attivista nota come l’unica transessuale italiana sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti.

La notizia è stata diffusa dal fondatore dei Sentinelli e consigliere regionale lombardo Luca Paladini.

Lucy Salani era nata a Fossano, nel 1924, ed era cresciuta a Bologna come uomo omosessuale: antifascista, dopo aver disertato sia l’esercito fascista italiano sia quello nazista, fu deportata a Dachau nel 1944.

“Sono stato bambino, figlio e figlia, soldato, disertore e prigioniero, madre, prostituta e amante. Ma qualsiasi persona sia stata, posso dire con convinzione di essere stata sempre me stessa”. Arcigay sceglie le parole della stessa Lucy Salani per ricordarla sui social. “Lucy è stata una giovane poetessa e donna transgender riuscita a sopravvivere all’orrore del campo di concentramento nazista di Dachau. La sua vita è simbolo di Resistenza e di memoria storica. Il ricordo di Lucy vive nei nostri cuori e ci spinge a lottare con ancora più forza per affermare l’immenso valore dell’autenticità delle nostre vite”.

Anche Anpi Milano, che le aveva consegnato la tessera nei mesi scorsi, così come i Sentinelli e tanti attivisti oggi sui social ricordano l’attivista, unica trans italiana sopravvissuta ai lager.

“Mi ha iniettato linfa vitale per continuare a credere nella lotta contro l’odio, il nazifascismo, la discriminazione. Piccola e forte, occhi magnetici e battuta sempre pronta. Si lotta per il diritto alla vita, una vita dignitosa tanto quanto la sua anima”: così Vladimir Luxuria sui social ricorda Lucy Salani, unica trans sopravvissuta al lager di Dachau e morta a 99 anni. “L’ho conosciuta alla presentazione del bellissimo documentario su di lei “C’è un soffio di vita soltanto” a Torino e a Bologna e – racconta Vladimir Luxuria – ho trascorso ore con lei rapita dai suoi racconti”. Fonte Ansa

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