Pubblicato il 6 Giugno, 2020
Un’altra buona notizia sul fronte del turismo: l’EASA, l’Agenzia europea per la sicurezza aerea, ha rimosso gli aeroporti del Veneto, e dunque anche il Marco Polo di Venezia, dall’elenco di quelli situati in aree ad alto rischio di trasmissione Covid-19.
La decisione è stata assunta dall’agenzia sulla base delle valutazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e di altri autorevoli istituti di sanità pubblica.
“È un segnale di forte incoraggiamento per la libertà di movimento da e per la nostra regione e una vera e propria boccata d’ossigeno per il nostro settore turistico” dice l’assessore regionale al turismo, Federico Caner, che così accoglie la scelta dall’EASA, incaricata dalla Commissione UE di predisporre delle raccomandazioni per la riapertura sicura del traffico aereo.
“Solo pochi giorni fa – spiega l’assessore –, per i viaggiatori in partenza dai nostri scali aeroportuali e diretti in alcuni altri Paesi come la Grecia, erano previste, per effetto dell’elenco stilato dall’EASA, delle misure restrittive che prevedevano test obbligatori all’arrivo e auto-isolamento. Ora questi obblighi appaiono superati e il riconoscimento che il Veneto è un territorio sicuro, potrà favorire la ripresa delle attività dei vettori aerei negli aeroporti veneti e quindi dell’incoming turistico”.
“Un risultato – conclude Caner – che premia gli sforzi del nostro sistema regionale sul fronte della lotta all’infezione e il grandissimo impegno che stanno profondendo tutte le componenti della filiera del turismo per garantire vacanze sicure agli ospiti italiani e stranieri”.
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