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Agricoltori, un’altra settimana di proteste: trattori verso Roma

Gli agricoltori danno il via a un’altra settimana di proteste, dopo che anche ieri (4 febbraio)

Pubblicato il 5 Febbraio 2024

Gli agricoltori danno il via a un’altra settimana di proteste, dopo che anche ieri (4 febbraio) si sono mobilitati dalla Lombardia al Veneto, fino a Lazio, Campania, Puglia e Sicilia. Le manifestazioni non hanno fatto registrare molti problemi al traffico, né incidenti. Ma, la protesta non si ferma, infatti, nuove mobilitazioni si preparano ancora in Veneto e in Sicilia, ed è confermato l’arrivo degli agricoltori a Roma. Le proteste “continuano in tutta Italia, da Nord a Sud, e – ha detto il leader di Cra Agricoltori traditi, Danilo Calvani – sono previste per quasi tutta la settimana”.

Quanto alle divisioni interne agli agricoltori, Calvani ammette la presenza di alcuni gruppi “legati al governo e alla Coldiretti”, ma afferma che il fronte della protesta è compatto: “Non siamo divisi”. Le ragioni della protesta sono state spiegate così: il costo di materie prime e carburanti aumenta, mentre i prodotti finiscono sul mercato allo stesso prezzo.

In marcia verso Roma

Sono partiti alle 7 i trattori che si trovavano al presidio nei pressi del casello Valdichiana dell’A1, in un terreno vicino a un outlet nel Comune di Foiano della Chiana (Arezzo) da dove, per sette giorni, i manifestanti hanno organizzato blocchi temporanei all’esterno dell’autostrada. Il corteo formato da circa 250 trattori – questo il numero dei mezzi comunicato dagli organizzatori – si è spostato verso la Cassia, per raggiungere Roma dove si aggregheranno al resto dei trattori provenienti da tutta Italia intorno alle 17.

Il nuovo presidio sarà allestito in zona Nomentana. “Porteremo la nostra protesta nella Capitale – ha detto uno dei portavoce, Salvatore Fais – andiamo avanti in attesa di risposte concrete”.

Il corteo è accompagnato da agenti, in particolare dalla Digos. Inoltre in Veneto oggi è previsto un corteo di trattori nel centro di Rovigo. A Palermo, gli agricoltori, si preparano alla “manifestazione di San Valentino”, ha detto Cateno De Luca, leader di ‘Sud chiama Nord’: si preparano ad arrivare con i trattori al centro della città per “battere i pugni” e “chiedere rispetto”.

Le manifestazioni di ieri

Ieri 84 febbraio) 500 trattori hanno raggiunto il centro di Pavia: “Contestiamo le politiche agricole dell’Unione Europea, che mettono a rischio l’intero settore primario. Andremo avanti nella protesta”, hanno detto gli organizzatori, finché “non saremo ascoltati”.

A Milano, una decina di agricoltori ha raggiunto Piazza Duomo con una mucca e un vitello, scandendo slogan e suonando fischietti, fra lo stupore di turisti e milanesi.

Scendendo al Centro, è ancora attivo il presidio a Orte, con rallentamenti al traffico sulle strade interne, ma non sull’autostrada del Sole. Da Orte gli agricoltori hanno rivolto un appello ad Amadeus perché li ospiti al festival di Sanremo: “Così possiamo raccontare a tutti gli spettatori le nostre ragioni, pacifiche ma chiare”, hanno detto in collegamento con Agorá Weekend.

In Campania, gli agricoltori della Piana del Sele hanno raggiunto Battipaglia e con i trattori hanno protestato davanti allo stadio Pastena. Nel Foggiano, gli agricoltori in presidio permanente a Lucera hanno distribuito gratuitamente verdura e farina per spiegare alla popolazione le ragioni della protesta. “Resteremo in presidio – hanno detto – finché non otterremo risposte certe e decise da parte dell’Unione europea e delle istituzioni italiane”.

Momenti di tensione, invece, nell’Ennese, quando un presidio ha bloccato lo svincolo sulla A19, Palermo-Catania, poi la marcia dei trattori è ripresa e il traffico è tornato alla normalità.