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Mille ettari di pomodori non raccolti. Agricoltura in giocchio

Pubblicato il 12 Agosto, 2021

Frutti della terra perduti

Pomodori a terra, non raccolti, sprecati e non più utilizzabili. Agricoltura in ginocchio. Un allarme che non ci deve lasciare indifferenti. Ecco perchè l’assessore Regionale Caputo ha convocato una riunione d’urgenza. Ed ecco quanto emerso e soprattutto gli impegni individuati per poter dare nuovo impulso a un settore sofferente come quello dell’agricoltura.

“Stringe il cuore vedere i frutti della terra andati perduti. Un danno irreparabile all’agricoltura e all’economia campana. Ho voluto vedere con i miei occhi i campi dove il pomodoro non raccolto macera al sole vanificando il lavoro di tanti agricoltori che, dopo mesi di lavoro, si ritrovano tra le mani prodotti non più utilizzabili nè conferibili alle aziende conserviere”.

A esprimersi con queste parole amare è Nicola Caputo Assessore all’Agricoltura in Regione Campania.

Milioni di euro di danni

“Circa mille ettari di prodotto non più raccoglibili, – prosegue Caputo – più o meno il 20% della produzione campana di pomodoro, e danni per milioni di euro è quanto è emerso nel corso del lungo tavolo di confronto che ho voluto convocare con urgenza e a cui hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni di categoria: Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Cia, le Op del pomodoro, l’OI Pomodoro Centro Sud Italia e l’Anicav”.

Ecco cosa fare

“Cercheremo, in sinergia con le altre regioni colpite, Puglia, Molise e Basilicata di chiedere al Governo forme straordinarie di ristoro per i danni subiti dalle aziende, già provate da una fase economica difficile”.

Quello che è accaduto era prevedibile? Evitabile? Forse si. E’ certo che siamo di fronte ad una serie concatenata di eventi di diversa natura che hanno innescato un corto circuito che sta mettendo in seria difficoltà produttori e trasformatori. Ai problemi strutturali, come la difficoltà di reperire manodopera sia nei campi sia nelle industrie di trasformazione sia nel settore dei trasporti, si sono aggiunti quelli contingenti dovuti alla crisi sanitaria, e quelli climatici con gli eventi meteorologici fuori stagione, come le gelate di aprile e l’eccezionale ondata di calore delle ultime settimane.

Soluzioni

Lo sforzo è ora concentrato nel trovare soluzioni che possano dare stabilità al settore partendo dal mettere in campo tutte le azioni possibili per favorire la collocazione di lavoratori specializzati anche siglando accordi con altri Paesi. Intanto i danni sono già ingenti.

“Ho, per questo, chiesto alle aziende di documentare in modo puntuale la produzione persa. Ho rassicurato che mi attiverò, di concerto con gli assessori delle altre regioni , per esplorare la possibilità di chiedere forme di ristoro per le imprese danneggiate.

Emergenza

Questa è una emergenza e, ora, va affrontata come tale, ma bisogna anche cominciare a ragionare in un’ottica di migliore utilizzo degli strumenti di gestione del rischio.

L’agricoltura subisce i cambiamenti climatici

L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici e gli strumenti di gestione del rischio devono trovare, nella nostra regione, maggiore applicazione trasformandosi in elementi centrali per un’agricoltura moderna e capace di guardare al futuro.

Come recuperare il gap

In Campania dobbiamo fare tanto per recuperare il gap verso le altre Regioni europee e le OP devono dovranno aiutare questo processo di trasformazione necessario della nostra agricoltura.

“In assessorato ho avuto una serie di incontri con i dirigenti per mettere a punto le iniziative da porre in essere subito dopo la pausa estiva. In particolare mi sono intrattenuto con la dott. Brunella Mercadante per fare il punto sugli eventi e le fiere in programma a partire da settembre”.

Manifestazioni fieristiche

Le manifestazioni fieristiche rappresentano appuntamenti particolarmente importanti per la promozione dei prodotti agroalimentari della Campania sui mercati nazionali e internazionali. Speriamo che l’emergenza sanitaria ci permetta di svolgerle nel miglior modo possibile e sempre nel rispetto delle misure anti covid.

Il commissario del Consorzio

“Ho anche incontrato il Commissario del Consorzio di Bonifica del Volturno Francesco Todisco, con il quale ho approfondito alcune criticità riscontrate nella gestione del Consorzio e sulla necessità di avviare una fase nuova, volta soprattutto a rilanciare la progettualità e la mission del Consorzio. Abbiamo parlato anche di PNRR. Francesco è un bravo amministratore: sono certo che saprà, con senso di responsabilità e con il rigore che ha sempre contraddistinto il suo operato, rilanciare questo importante Ente.

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