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“Alessandro Impagnatiello evirato in carcere!”, ma l’avvocato smentisce: “É una fake news”

Pubblicato il 3 Agosto 2023

Nel mese di giugno si è consumato l’atroce assassinio di Giulia Tramontano, uccisa brutalmente dal suo fidanzato Alessandro Impagnatiello che ha occupato per settimane intere le prime pagine della cronaca nera e che, secondo l’autopsia, si sarebbe accanito con furia cieca sul feto.

Impagnatiello torna ad essere protagonista delle notizie di cronaca e la news che si è diffusa ultimamente sarebbe clamorosa: il barista sarebbe stato evirato nel carcere di San Vittore dopo una violenta aggressione e portato successivamente in carcere.

La notizia, considerando la sua eccezionalità, subito si è diffusa rapidamente sul web, ma immediatamente è intervenuto l’avvocato del 30enne che l’ha smentita categoricamente: “Una notizia assolutamente falsa, che smentisco. L’ho visto proprio ieri”.

“Alessandro Impagnatiello evirato”, una fake news subito smentita

Ma come è nata questa notizia, rivelatasi una bufala, che ha rapidamente fatto il giro del web? Secondo quanto ricostruito da Open la fake news sarebbe stata diffusa da Guendalina Canessa, ex concorrente del Grande Fratello, che vanta 634.000 followers su Instagram, anche per questo motivo la falsa notizia ha avuto una diffusione così rapida.

L’ex gieffina, grazie a presunte fonti interne che avrebbe nel carcere di San Vittore, avrebbe pubblicato delle Storie su Instagram in cui avrebbe rivelato l’evirazione di Impagnatiello, rapidamente cancellate nel giro di poche ore.

Ormai però la falsa notizia si era diffusa e ha iniziato a rimbalzare in modo incontrollato sui social. Notizia che come detto è stata smentita dall’avvocato di Impagnatiello e dallo stesso Garante dei detenuti del Comune di Milano, Francesco Maisto, che in un’intervista a Il Riformista ha rassicurato: “Non è vero nulla, si tratta di una grandissima bufala. Impagnatiello sta bene e si trova in un reparto separato del carcere e monitorato”.

Le indagini su Impagnatiello

Intanto proseguono le indagini sull’atroce delitto e sono previsti i risultati degli accertamenti richiesti per inizio settembre. Secondo l’autopsia Impagnatiello ha ucciso Giulia Tramontano con almeno 37 coltellate, ma nuovi dettagli potrebbero emergere dopo l’analisi dei cellulari e dei pc sequestrati.

Ricostruire l’esatta dinamica del femminicidio è stato complicato anche perché Impagnatiello più volte ha cambiato versione. Sembra certo comunque che Giulia, dopo aver scoperto la relazione parallela che il barman aveva con un’altra donna, era intenzionata a lasciarlo, benché portasse in grembo suo figlio, ucciso anche lui dopo la sanguinosa aggressione.

A quanto pare il 30enne avrebbe aggredito la ragazza alle spalle, colpendola con numerose coltellate, per poi provare a bruciare a nascondere il cadavere. Proprio per questo motivo la Procura di Milano vuole contestare a Impagnatiello l’aggravante della premeditazione.