Pubblicato il 2 Luglio 2024
Un altro triste epilogo. Dopo quello di Giustino Danilo Colella, il 19enne inghiottito dal fiume Enza ieri, oggi pomeriggio è stato ritrovato il corpo di Alex Marangon, il 26enne scomparso domenica mentre partecipava a una festa nell’abbazia di Santa Bona, a Vidor, in provincia di Treviso.
Era su un isolotto del fiume Piave a 4 chilometri a valle dal punto in cui si erano perse le tracce.
Si è sperato fino allo stremo in un esito positivo, ma adesso è il momento del dolore per il giovane barman di Marcon, in provincia di Venezia.
Il giovane, secondo quanto avevano riferito gli amici che erano con lui, si era allontanato a piedi e da solo verso le 2.30.
Documenti, cellulari e chiavi erano stati trovati nell’auto di Marangon, parcheggiata nel cortile dell’abbazia. A poca distanza il Piave, in quel tratto particolarmente profondo e insidioso, ricostruisce il Corriere.
Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c’era quella che il giovane barman potesse essere scivolato in acqua e non fosse più riuscito a riemergere o che avesse avuto un malore.
Alex Marangon era atteso a pranzo, domenica, dai genitori, che vivono a Marcon, in un condominio di via Monte Grappa.
Mamma Sabrina e papà Luca, appena giunta la notizia della scomparsa, erano corsi a Vidor per seguire più da vicino le ricerche del figlio.
Il ragazzo è stato descritto da amici e familiari come persona solare, curiosa e molto amante della natura e con una forte dimensione spirituale.
Motivo per cui si era esclusa subito la pista del suicidio, temendo, invece, un incidente o un malore.