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Algeria, uomo rapito dal vicino di casa ritrovato dopo 30 anni

Pubblicato il 15 Maggio 2024

Una storia davvero incredibile alla quale si fa fatica a credere: in Algeria un ragazzo di 16 anni è stato rapito circa 30 anni e la famiglia non ha avuto più sue notizie, credendo che fosse morto. Invece incredibilmente il ragazzo, ormai diventato un uomo di 46 anni, è ricomparso sano e salvo, anche se in un grave stato di abbandono e di malnutrizione. L’uomo è stato trovato in una buca coperta di fieno in un allevamento di pecore come riferito dal tribunale di Djelfa, città a 300 km a sud di Algeri, in una nota.

La denuncia

Omar Ben Amrane lo scorso 12 maggio ha presentato una denuncia contro uno sconosciuto alla Procura per il rapimento del fratello, scomparso da 30 anni e ritrovato nella casa di un vicino all’interno di un recinto per le pecore. Dopo questa segnalazione il pm del tribunale di Idrissia, provincia di Djelfa, ha ordinato alla gendarmeria nazionale di aprire un’indagine.

Le forze dell’ordine si sono quindi recate a casa del sospettato, un 61enne, e in effetti hanno fatto l’incredibile scoperta: quel ragazzino di 16 anni scomparso 30 anni fa era stato rapito dal suo vicino di casa.

Lo choc della famiglia

Come ha precisato il tribunale l’uomo rapito sarà sottoposto ad un trattamento medico e psicologico, mentre il presunto rapitore sarà portato alla Procura appena sarà terminata l’indagine. Il tribunale ha garantito che l’autore di questo crimine, una volta accertate le sue responsabilità, sarà punito severamente secondo le leggi della Repubblica.

Felice e scioccata la famiglia, la quale per tutti questi anni ha pensato che il ragazzo fosse stato rapito e ucciso da gruppi terroristici islamici armati attivi in Algeria negli anni ’90. Nulla di tutto ciò, ma l’uomo per tutti questi anni ha vissuto a pochi metri dalla sua casa natia, all’oscuro naturalmente dei suoi familiari.

La foto dell’uomo, ritrovato in uno stato pietoso con la barba lunga, il viso stralunato e gli abiti trasandati ha rapidamente fatto il giro del web e ha suscitato grande scalpore in Algeria.