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Allarme Unione Inquilini: ‘Da gennaio oltre 100mila sfratti’

Pubblicato il 31 Dicembre, 2021

Nella sentenza della Corte Costituzionale, che ha respinto le eccezioni di costituzionalità del blocco delle esecuzioni degli sfratti, ha espressamente detto che il Governo è legittimato, ove l’evolversi dell’emergenza epidemiologica lo richieda, la possibilità di adottare altre misure più idonee per realizzare un diverso bilanciamento, ragionevole e proporzionato (sentenza n. 128 del 2021). È questo precisamente lo scenario aperto di fronte al Paese. La recrudescenza della pandemia è sotto gli occhi di tutti: quasi 100 mila positivi in una sola giornata. Nel contempo, dal primo gennaio e, anche considerando una breve tregua di fatto fino alla conclusione della pausa natalizia, una valanga di sfratti, oltre 100 mila, saranno immediatamente in esecuzione  con la forza pubblica, a cui vanno aggiunte altri oltre 100 mila esecuzioni immobiliari per insolvenza per mutui o debiti, senza che le città abbiano strumenti e risorse per affrontare questo tsunami sociale. Una situazione che ha cause strutturali, derivanti dalla assenza di una politica sociale della casa, ulteriormente aggravata dalle conseguenze sociali ed economiche provocate dalla crisi sanitaria. La legge finanziaria non affronta minimamente questa gravissima situazione, non destina risorse nuove o nuovi strumenti operativi alle città. Oggi per le famiglie sotto sfratto non viene garantito il passaggio di casa in casa. Mancano delle soluzioni e laddove vengano adottate, si tratta di situazioni che aumentano la promiscuità e favoriscono oggettivamente l’espandersi ulteriore dei contagi, oltre che essere non degne di un Paese civile in violazione dei trattati e delle convenzioni internazionali ratificate dal Parlamento. Chiediamo al governo un atto immediato: un intervento vero che costituisca in ogni Prefettura una cabina di regia che programmi le esecuzioni in relazione alla possibilità di un vero passaggio da casa a casa. Serve il reperimento immediato di alloggi da mettere a disposizione delle città per questa operazione. A tale scopo, chiediamo che il governo ottemperi immediatamente all’odg proposto dal gruppo di LEU e accolto dal medesimo governo affinché, anche con gli stanziamenti previsti dal PNRR per le aree urbane, possano essere acquisiti dai comuni in termini immediati alloggi liberi degli Enti Pubblici. Vanno immediatamente messi in assegnazione i circa 50 mila alloggi  Erp oggi vuoti. Più in prospettiva, è necessario che il PNRR nelle linee di finanziamento dedicate alle aree metropolitane e alla rigenerazione urbana, metta al centro l’incremento dell’ERP a canone sociale attraverso il recupero del patrimonio vuoto e spesso in degrado”. (CS Walter De Cesaris Segretario Nazionale Unione Inquilini)

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