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Amiu Genova, l’appello del presidente:”Tenete a casa i rifiuti”

Amiu Genova, l’appello del presidente: alla città…

Genova – Non c’è pace nel tormentone delle chiusure, delle code e degli ingorghi sulle autostrade che stanno creando non pochi problemi anche alla raccolta dei rifiuti per via dei disagi sulla circolazione urbana.

“Cercate di selezionare la spazzatura, tenete il più possibile in casa quella non deperibile come la carta e la plastica, perché il servizio è in difficoltà». Pietro Pongiglione, presidente Amiu, lancia un appello alla città. 

I continui rallentamenti attorno a Genova bloccano i camion e, il presidente di Amiu invita i cittadini “a tenere a casa i rifiuti”.

Amiu: il punto della situazione del presidente

«Abbiamo un arretrato giornaliero del 20%-30%, che riusciamo a recuperare incrementando il servizio notturno con nuovi turni e straordinari, che stanno pesando non poco sui conti dell’azienda. Quante perdite? Difficile fare i conti, non voglio dare cifre a caso, anche perché sarebbe poco corretto in caso di una causa per il risarcimento danni». Sono due mesi che i cantieri stanno bloccando i quattro assi: A10, A26, A7 e A12. Basta un rallentamento, come è avvenuto ieri al casello di Genova Est, per innescare un corto circuito che paralizza la città.

Amiu: l’appello del presidente alla città

Con il blocco, ormai quotidiano, dell’A10 e dell’A7, è il Ponente che risente di più dei disagi. «In questa zona, in particolare tutta la Valpocevera, Sampierdarena e Cornigliano scatta tutti i giorni il bollino nero – prosegue il presidente Amiu –, ma ormai le ripercussioni si sentono in tutta la città. Ed è per questo che chiedo anche ai cittadini di non lasciare la spazzatura fuori dai bidoni: la raccogliamo, ma rischia di rimanere ore e ore sotto il sole. Un piccolo sforzo: cercate quelli vicini vuoti e conferitela lì. In certe strade, quelle meno abitate, abbiamo anche deciso di sospendere la raccolta giornaliera per farla a giorni alterni per poter concentrare le forze nei punti in cui siamo più in difficoltà».

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