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Nonnina di 110 ritrova un buono postale del 1986: ora vale quasi 250mila euro…

Pubblicato il 1 Gennaio, 2022

Una storia bella e commovente, quella diffusa dall’associazione Giustitalia, e che ha visto coinvolta la signora Antonia Anzalone nata a Minturno in Provincia di Latina il 1.3.1911 (110 anni suonati quindi…).

Tutto inizia qualche tempo fa, quando alcuni parenti dell’anziana signora ritrovano a casa della donna, un buono postale fruttifero di lire 10 milioni emesso nel 1986 ed intestato alla stessa.

Al momento della riscossione, Poste italiane aveva effettuato un calcolo “al ribasso” su quanto spettasse alla donna, ammontante a poco più di 125.750,00 mila euro.

In realtà ad un più attento esame della giurisprudenza di merito e delle recenti decisioni dell’Arbitrato Bancario Finanziario, è emerso che l’importo dovuto era praticamente più del doppio rispetto a quello prospettato da Poste in quanto i tassi di interessi che devono essere applicati sono quelli stampati sul retro del buono e non quelli (notevolmente inferiori) che si sono succeduti nel corso degli anni (peraltro sempre più bassi a causa dell’inflazione sempre crescente).

Gli interessi maturano ogni bimestre e vengono incassati dal sottoscrittore solo quando si presenta all’ufficio postale per riscuotere il montante. Non è quindi equo anticipare l’applicazione dell’imposta, anche perché la ritenuta fiscale viene girata dalle Poste allo Stato solo quando il sottoscrittore presenta il Bfp all’incasso.

In definitiva, quindi, la somma totale dovuta per il rimborso dei buoni predetti – fa sapere l’Associazione Giustitalia (www.associazionegiustitalia.it) che si occupa a livello nazionale ed internazionale della riscossione dei buoni postali e dei Titoli di Stato – ammonta a 246.560,00 euro. Una bella cifra che però, nonna Antonia, non vuole tenere tutta per se: decide, infatti, di devolvere parte della cifra per la distribuzione del vaccino covid alle strutture preposte della regione Lazio.

Un gesto di grande altruismo e solidarietà, a conferma ulteriore, qualora ancora ce ne fosse bisogno, che gli anziani continuano a rappresentare una risorsa, principalmente dal punto di vista morale, per la società moderna, e non un peso.

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