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Anziana riceve una bolletta “da infarto”: quando la apre ha un malore e finisce in ospedale. Ma era sbagliata

Pubblicato il 7 Dicembre, 2023

Caterina Giovinazzo, donna 88enne residente a Camporosso, in provincia di Imperia, ha ricevuto una bolletta “da infarto”, purtroppo nel vero senso della parola. La bolletta dell’acqua ammontava alla cifra monstre di 15.339 euro e l’anziana, quando l’ha vista, ha avuto un grave malore ed è stata portata d’urgenza al reparto di rianimazione dell’ospedale Borea di Sanremo.

La rabbia dei familiari

Come hanno raccontato i familiari l’88enne si è sentita male pochi minuti dopo che la nuora le aveva letto i dati della bolletta del periodo compreso tra agosto e ottobre, pervenuta alla sua banca il 14 novembre e pagata in automatico pochi giorni dopo. L’anziana è stata ricoverata in codice rosso all’ospedale e le sue condizioni sono critiche.

La vicenda è stata raccontata dal fratello dell’anziana, Rocco Giovinazzo, secondo il quale l’ammontare medio della bolletta era di 65 euro: “Mi sono recato insieme a mio nipote Luigi – ha raccontato – all’ufficio Iren di Camporosso per segnalare il fatto. L’impiegata ha confrontato i dati Iren e quelli da noi forniti e si è accorta che quanto rilevato in bolletta non corrispondeva a quanto riportato in fattura”. Un errore che, come ha sottolineato Rocco, potrebbe costare la vita alla sorella.

Furioso anche Luigi, figlio della donna che ha contattato Iren: “Non mi hanno risposto. Pagheremo solo il dovuto. Prima di inviare una bolletta del genere ad una pensionata invalida avrebbero potuto far ricontrollare il contatore da un altro tecnico. Allo sportello abbiamo scoperto che sono state spedite altre bollette errate, ma nessuna riportava un ammontare così elevato”.

La replica imbarazzata di Iren

Evidentemente qualche anomalia deve esserci stata, considerando che come ha raccontato il figlio Filippo ci sono state altre “bollette pazze”. Iren, dal canto suo, ha provato a fornire delle spiegazioni: “Prenderemo subito contatti con la famiglia per verificare le motivazioni che hanno prodotto tale ammontare. Siamo molto dispiaciuti per quanto accaduto alla signora. Nel caso si dimostri che l’errore sia dovuto a Iren non verserà proprio nulla. Cercheremo di comprendere come si è giunti a questa situazione”.

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