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Appunti di neo–ecologia. Il corpo dell’Antropocene, incontro con Maurizio Corrado

Pubblicato il 1 Marzo, 2021

La Fondazione Benetton Studi Ricerche prosegue, con un ciclo di incontri extra, la riflessione sul tema Corpi, paesaggi, avviata con la diciassettesima edizione delle Giornate internazionali di studio sul paesaggio (18-19-25-26 febbraio 2021, videoregistrazioni disponibili nella pagina Facebook della Fondazione).

Nel primo appuntamento, Appunti di neo–ecologia. Il corpo dell’Antropocene, in programma mercoledì 3 marzo alle ore 18 sulla piattaforma Zoom, Maurizio Corrado, architetto, saggista e scrittore, proporrà una riflessione intorno alla domanda “Come ha cambiato l’Antropocene il nostro corpo?” a partire dalle tesi pubblicate nei volumi Il corpo dell’Antropocene (Codice Edizioni, 2020) di Vybarr Cregan-Reid e La storia del corpo umano (Codice edizioni, 2014) di Daniel Lieberman.

«Che la nostra azione abbia modificato l’ambiente è chiaro a tutti, ma la forma che gli abbiamo dato, influenza noi e i nostri corpi? Pare proprio di sì e non solo, determina anche i comportamenti» scrive Corrado nella rivista «doppiozero.com» […] «Il nostro corpo si è evoluto nel Pleistocene, tra due e tre milioni di anni fa, e ha attraversato diverse fasi per diventare quello che è oggi. Il corpo dell’uomo dell’Antropocene è cambiato non come risultato dell’evoluzione, ma in risposta all’ambiente da noi stessi creato. Per la maggior parte della nostra storia siamo stati cacciatori-raccoglitori. […] A un corpo, il nostro, evoluto e adattato per soddisfare quelle necessità in quell’ambiente, il vivere moderno si addice quanto saltare in un buco nel ghiaccio. L’ambiente urbano, che ci sembra normale a livello conscio, dal nostro corpo viene letto come un deserto privo di risorse, non lo riconosce e continua a desiderare di stare all’aperto e muoversi come ha sempre fatto. […] Ormai è chiaro che quando eravamo cacciatori-raccoglitori eravamo molto più robusti e in forma della stragrande maggioranza degli esseri umani antropocenici. Siamo in pieno mismatch evolutivo, nel tempo la selezione naturale adatta il corpo alle condizioni dell’ambiente (matching), quando l’ambiente cambia, il corpo deve adattarsi o avrà dei problemi, ma lo fa molto molto lentamente. Abbiamo un corpo paleolitico in un mondo antropocenico».

Introduce l’appuntamento Luigi Latini, presidente del Comitato scientifico della Fondazione Benetton Studi Ricerche.

Maurizio Corrado, architetto, saggista e scrittore. Si occupa di ecologia del progetto da metà anni novanta. Ha lavorato per giornali e televisioni, organizzato mostre ed eventi culturali, diretto collane, riviste e strutture di formazione, ha pubblicato oltre venti libri di saggistica su design e architettura ecologica. Scrive letteratura e teatro. Ha insegnato all’Università di Camerino, all’Accademia di Belle Arti di Bologna e di Verona, alla Naba di Milano.

Piattaforma Zoom. Iscrizione attraverso l’apposito link pubblicato nei canali social e nel sito della Fondazione, www.fbsr.it

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