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Ariano Irpino – Area dem: siamo colonna portante del Pd, con noi lealtà e coerenza. Quadrato intorno a Ciarcia e Franza

Pubblicato il 6 Agosto, 2020

Ariano Irpino – In un periodo così difficile, caratterizzato da una straordinaria crisi economica, sociale, etica e strutturale non si può vivere di individualismi e di trasformismi continui, occorrono senso di responsabilità, coerenza, senso di appartenenza: occorre unità nell’interesse dell nostre comunità.

Area dem ha scelto Ariano Irpino per continuare a tenere una serie di incontri sul territorio in vista delle prossime elezioni regionali, che sul tricolle intrecciano anche quelle amministrative, e la manifestazione tenuta ieri sera (5 agosto 2020) presso l’hotel “Incontro” ha sviluppato una incisiva riflessione sullo stato di salute della sanità irpina durante la fase acuta della emergenza sanitaria e sulla condizione politica che sta interessando il Pd, costantemente sotto il tiro dei veti incrociati, degli scontri personali, della guerra tra correnti. L’incontro era stato organizzato per presentare il “progetto Irpinia” che faceva riferimento all’unità del centrosinistra per affrontare le sfide che ci attendono, partendo dalla nuova medicina territoriale nel quadro della sanità irpina, ma gli ultimi e plateali scontri registrati nel partito hanno costretto i relatori a concentrarsi sull’aspetto politico nel tentativo di riportare unità e serenità in un contesto che si avvia ad essere molto frammentato, con il pericolo che ad Ariano Irpino possa vincere il centrodestra.

Al tavolo anche Michelangelo Ciarcia, presidente dell’Alto Calore, che è in attesa di conoscere se sarà candidato per le prossime regionali. E’ in “ballottaggio” con Livio Petitto.

La posizione di area dem è stata descritta puntualmente da Ida Grella, che ha ribadito due concetti: il primo, il Pd non è un albergo dalle porte girevoli dove far trionfare gli interessi personali, contro quelli di un partito; il secondo, un partito che non sceglie è destinato a perdere i pezzi migliori. Chiaro il riferimento al commissario provinciale, Aldo Cennamo, e al segretario regionale, Leo Annunziata, che non hanno ancora deciso cosa fare sulle candidature irpine in Regione e su Ariano. Decidere di ritirare il simbolo dalla competizione amministrativa per dare il liberi tutti favorirebbe gli individualismi e non il partito come “comunità di uomini e donne”. Grella ha ribadito che area dem rappresenta la colonna portante del Pd perché i suoi esponenti hanno come bussola la coerenza, il senso di appartenenza, la lealtà che altri millantano. E sono gli stessi personaggi che hanno fatto già perdere il Pd in altre occasioni elettorali ed ora ci stanno provando anche ad Ariano Irpino.

L’ex – ed unico – consigliere comunale del Pd, Carmine Grasso, ha rivolto un appello all’unità, superando quello che è accaduto, perché ad Ariano si presenta la concreta opportunità di far eleggere un sindaco che può mettere tutti d’accordo. Sul piano della sanità, Grasso ha sottolineato che qualcosa non ha funzionato nella relazione tra la medicina territoriale e le strutture pubbliche. Il livello ospedaliero si è comportato bene, perché ha saputo reagire alla emergenza, ma i medici di base si sono defilati e le Asl non sono riuscite a rispondere alle esigenze dei cittadini.

Il sindacalista Michele Caso ha esaltato la vittoria di Franza del 2019, verificatasi – ha spiegato – perché gli rappresentava il rinnovamento, l’unità, il cambiamento: “Durante tutta la campagna elettorale, ad una parte del Pd proporrò ogni giorno la stessa domanda – ha poi aggiunto – per sapere il motivo per il quale fino a gennaio 2020 hanno amministrato con Franza e nessuno di loro si è lamentato, ed oggi il sindaco non va più bene. Se ci sono motivazioni personali, io non ci sto”.

Laura Cervinaro ha chiesto unità nel partito, invitando qualcuno a fare qualche passo indietro, perché in democrazia è così che funziona. “Noi ce ne siamo andati a casa perché non volevamo cadere nel sistema che avevamo combattuto – ha sottolineato con forza – il senso di responsabilità è questo, fare un passo indietro quando quella decisione è resa necessaria dalla difesa dei principi, dei valori, della dignità delle persone”.

Michele Vignola, sindaco di Solofra, ha evidenziato che negli ultimi anni è mancato il collegamento tra il territorio e la Regione e che “stiamo alla ricerca di un consigliere regionale del Pd che rappresenti la provincia senza subalternità a nessuno. Ciarcia è stato unanimemente e democraticamente indicato ed ha tutto il diritto di offrire il suo contributo al partito, i giochini – ha concluso – a noi non interessano e li lasciamo agli altri”. Sono intervenuti Nicolino Iacobacci, Ersilia Sfarzo, presidente dell’associazione “Panacea” di Pasqualino Molinario e Franco Russo. Presenti in prima fila l’ex sindaco di Ariano Irpino, Domenico Covotta e in ultima fila il presidente del Pd locale, Gaetano Bevere.

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