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Arrestato pericolosissimo latitante dopo un’intervista: chi è Scorpion, il super trafficante di migranti

Pubblicato il 14 Maggio 2024

Barzan Kamal Majeed, meglio conosciuto col soprannome “Scorpion”, come ha comunicato il governo regionale del Kurdistan è stato arrestato dopo anni di latitanza. Era a capo di una delle più grandi organizzazioni criminali che si occupavano dell’immigrazione clandestina nel centro Europa.

Il 38enne era ricercato in tutto il Vecchio Continente, ma è stato intercettato a Sulaymaniyah, città nella zona orientale della regione del Kurdistan iracheno, dopo aver rilasciato un’intervista a due giornalisti della BBC. Come riferito dal Rudaw Media Network l’operazione è stata portata a termine dalle forze di sicurezza della regione di Asayish in collaborazione con l’Intelligence e l’Interpol.

Chi è Scorpion

Scorpion, iracheno di 38 anni, era uno dei più ricercati latitanti in tutta Europa capace di spostare migliaia di migranti verso l’Europa per un giro d’affari di svariati milioni di euro. Di lui si sa ben poco: nel 2006 arrivò nel Regno Unito dopo aver viaggiato nascosto nel retro di un camion, restando nel paese fino al 2015, quando fu espulso dalle autorità inglesi. Secondo l’Interpol iniziò ad avere un ruolo centrale nel traffico di immigrati clandestini a partire dal 2007, quando prese il posto del fratello che nel frattempo era stato arrestato e rinchiuso in un carcere in Belgio.

Col tempo è diventata una figura sempre più potente e gran parte delle immigrazioni clandestine verso la Gran Bretagna erano gestite proprio da lui. Il costo per attraversare la manica era di 10.000 euro e non è possibile quantificare quante persone siano arrivate da ogni parte del mondo, arricchendo il suo conto in banca. “Non lo so quante persone erano, non li ho contati. Forse un migliaio, forse 10.000” – ha detto l’uomo nella sua intervista alla BBC.

Intervista fatale?

Un tribunale belga nell’ottobre del 2022 lo ha ritenuto colpevole di ben 121 capi di imputazione, condannandolo in contumacia a 10 anni di reclusione e a una multa di 968.000 euro. Sono state sguinzagliate contro di lui tutte le forze internazionali dopo che è stato emanato un mandato di arresto internazionale, ma sono stati due giornalisti della BBC a scovarlo in un bar di un centro commerciale in Iraq, generalmente frequentato proprio da trafficanti.

Barzan Kamal Majeed ha accettato di rilasciare l’intervista, alla quale si è presentato ben vestito e piuttosto tranquillo. Tuttavia non ha mai ammesso di essere un trafficante di esseri umani, dicendo che lui si è semplicemente limitato a gestire i soldi collegati al trasferimento degli immigrati. Secondo Scorpion è trafficante solo chi mette materialmente gli immigranti sui camion o sui barconi, lavandosi così la coscienza.

Lui si è definito solo un mezzo, inoltre non si è sentito responsabile delle migliaia di morti dei clandestini che non sono riusciti ad arrivare a destinazione. “Dio non ti ordina di salire sulla barca, io non ci ho mai messo nessuno e non ho mai ucciso nessuno. Ho solo preso denaro, assegnando e suddividendo i posti” – queste le fredde e ciniche parole di Scorpion che, non avendo messo fisicamente i clandestini sui barconi e sui camion, non si ritiene responsabile delle loro morti.

L’arresto è avvenuto 3 giorni dopo la pubblicazione dell’intervista sulla BBC, ma il governo regionale del Kurdistan non ha specificato se la stessa intervista ha avuto un peso specifico sulla sua cattura.