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Arriva in Italia il fenomeno online NO ID: c’è da preoccuparsi?

Il settore del digitale si trova ad aver a che fare con una novità che potrebbe rivoluzionare del tutto la modalità di approccio al mondo delle piattaforme che richiedono registrazione dati a molti livelli di sicurezza, come per esempio sono quelle del gambling online, che, non a caso, è il settore sul quale questa novità sta impattando maggiormente. Si tratta dell’introduzione del No ID che, in poche parole, rappresenta l’assenza di verifiche sull’identità degli utenti.

Pubblicato il 11 Dicembre 2023

Il settore del digitale si trova ad aver a che fare con una novità che potrebbe rivoluzionare del tutto la modalità di approccio al mondo delle piattaforme che richiedono registrazione dati a molti livelli di sicurezza, come per esempio sono quelle del gambling online, che, non a caso, è il settore sul quale questa novità sta impattando maggiormente. Si tratta dell’introduzione del No ID che, in poche parole, rappresenta l’assenza di verifiche sull’identità degli utenti.

Chiaramente, come per ogni genere di novità nell’ampio mercato del gambling, sono tanti i dubbi ma anche tante le valutazioni positive, condivise anche dai migliori siti di scommesse consultabili sul portale scommessesulweb.com.

Protocolli no ID: di cosa si tratta?

In altre legislazioni europee e non, i protocolli no ID sono già da anni un fenomeno online. I provider che hanno implementato nella loro proposta di gioco questo ulteriore modo di registrare gli utenti, hanno visto crescere il numero dei loro iscritti. È per questo che anche in Italia questo protocollo potrebbe attecchire bene e mettere a tacere quanti vedono un motivo di preoccupazione.

Il motivo di tanta incertezza riguarda un tema importantissimo con cui il gambling deve confrontarsi costantemente: la sicurezza dei giocatori. Argomento che cammina di pari passo con quello dell’innovazione, verso cui il settore del gioco online punta sempre a tendere.

Ecco il cuore della questione: l’innovazione non può non tener conto della sicurezza. E un’apertura innovativa deve sempre assicurare la protezione delle informazioni personali. Perché se è vero che la registrazione no ID ammette la possibilità per gli utenti di partecipare ai giochi senza avere l’obbligo di fornire i propri documenti d’identità, è anche vero che sarebbe più semplice accedere anche agli utenti che hanno intenzione di commettere attività illecite. Se questo step di identificazione viene bypassato, infatti, gli utenti avrebbero maggiore accessibilità e maggiore privacy, ma le avrebbero anche gli account truffa.

Protocolli no ID: le ragioni del no

Gli aspetti negativi a cui si andrebbe incontro con l’introduzione del protocollo no ID e che destano preoccupazione riguardano molti campi in cui l’anonimato gioca un ruolo importante.

Il primo, come già accennato, è la questione delle attività illecite. L’anonimato online, infatti, può essere sfruttato per condurre attività illegali o dannose (cyberbullismo, furto di identità, diffusione di contenuti illegali, pianificazione di attività criminali) in maniera indisturbata, poiché gli autori non verrebbero identificati. A questo aspetto è collegata la difficoltà di applicare le leggi, dal momento in cui gli autori anonimi di illeciti non pagherebbero per la loro responsabilità ai danni del provider di gioco e degli altri utenti.

L’anonimato online è anche veicolo di disinformazione e fake news, in virtù del fatto che gli autori possono nascondere la propria identità mentre diffondono informazioni fuorvianti o dannose. Ma ben più grave potrebbe essere il rischio che l’anonimato venga utilizzato per compiere atti di abuso della privacy, come il cyberstalking o l’intrusione indebita nella vita privata delle persone.

Le minacce a cui si andrebbe incontro se gli utenti utilizzassero l’anonimato riguardano anche la sicurezza informatica e la sicurezza nazionale. Alcune tecnologie che consentono la comunicazione anonima, infatti, potrebbero essere vulnerabili agli attacchi informatici, e i criminali informatici potrebbero sfruttarle per nascondere le loro tracce durante attività dannose. Oltre a facilitare la pianificazione di attività terroristiche o il traffico di sostanze illegali.

E non è finita qui: transazioni finanziarie online eseguite senza fornire i propri documenti identificativi potrebbero facilitare il riciclaggio di denaro sporco o altre attività finanziarie illecite, visto che sarebbe molto più complicato tracciare l’origine o la destinazione di quei fondi.

Un ultimo, importantissimo, timore riguarda la sicurezza. Eliminare la verifica dell’identità comporterebbe un rischio che andrebbe in opposizione alla politica tanto promossa e prioritaria del gioco sicuro e responsabile. L’età dei giocatori non sarebbe verificata, giusto per fare un esempio, dunque non sarebbe possibile dare la garanzia di accedere a una piattaforma di gioco sicuro e responsabile per tutti gli utenti.

Protocolli no ID: le ragioni del sì

Di contro, i sostenitori del no ID nei casinò online ne rimarcano i vantaggi. Il primo è proprio quello che gli oppositori lamentano: la maggiore privacy. Sono tantissimi i giocatori che preferiscono registrarsi in anonimato perché cercano un livello più alto di discrezione nel gioco online. Inoltre, registrarsi saltando il lungo passaggio dell’identificazione permette di accedere con più facilità ai giochi, in un tempo ridotto, tutti fattori che rendono l’esperienza più immediata. Rapidità e discrezione sono due dei benefici particolarmente apprezzati nel mondo del gambling, poiché gli utenti si sentono ancora più sicuri.

Per quanto riguarda la sicurezza informatica, le autorità di regolamentazione del gioco (in Italia è l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) sarebbero obbligate ad adottare delle misure di prevenzione e contrasto alle frodi e alle attività illecite, ma anche di informazione ed educazione sui rischi e sulle responsabilità associate al gioco online no ID e sulle misure di sicurezza disponibili. A maggior ragione in un contesto di gioco in cui i dati personali dei giocatori non sono richiesti.

Inoltre, l’ADM avrebbe il compito di verificare che i casinò no ID adottino politiche più rigide di gioco responsabile: sarebbero muniti di sistemi per prevenire l’accesso di minori, ma anche per identificare e assistere quei giocatori più a rischio di assumere comportamenti di gioco patologici.

Tutelare la privacy non vuol dire agire danneggiando la sicurezza né tantomeno allentare la presa alla prevenzione del gioco d’azzardo patologico. Un’industria di gioco in continua evoluzionenon può rimanere indietro nel campo della sicurezza, per questo ogni direzione futura non potrà che essere un’alleata dell’esperienza di gioco online sicura e responsabile.