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Assemblea CNA di Ragusa: riaperture necessarie ma attraverso un percorso ragionato per evitare che si precipiti verso un nuovo lockdown

Pubblicato il 12 Aprile 2021

“Le riaperture sono assolutamente necessarie, ma non avrebbe senso un’accelerazione senza prospettive certe e senza un’attenta programmazione finalizzata ad evitare che la situazione dei contagi scappi di mano e che si precipiti verso un nuovo lockdown. Piuttosto, si devono approntare al più presto corposi risarcimenti a favore degli operatori.”

Sceglie la strada della pianificazione ragionata la Cna territoriale di Ragusa che, nel contesto dell’assemblea del settore ristorazione, tenuta in videoconferenza e aperta a tutti gli associati, ha avuto modo di prendere atto da un lato degli umori degli imprenditori, sempre più in difficoltà a causa della chiusura delle proprie attività, e dall’altra delle linee politiche che dovrebbero caratterizzare questa fase molto delicata.

A moderare gli interventi il responsabile territoriale Cna Turismo e Commercio, Alessandro Dimartino. Di primo piano il parterre dei relatori: sono intervenuti, infatti, Mirco Della Vecchia, presidente nazionale Cna Agroalimentare, Gabriele Rotini, responsabile nazionale Cna Agroalimentare, e Tindaro Germanelli, responsabile regionale Cna Agroalimentare Sicilia. E, ancora, Giuseppe Santocono, presidente territoriale Cna Ragusa, e Francesco Occhipinti, vicepresidente territoriale delegato per Cna Turismo e commercio, oltre ai parlamentari nazionali Giuseppe Pisani, Marialucia Lorefice e Maria Marzana e a quelli regionali Giorgio Assenza, Stefania Campo, Nello Dipasquale e Orazio Ragusa.

L’assemblea è stata utile per dare voce agli associati del settore ristorazione (titolari di ristoranti, bar, gelaterie, pasticcerie, etc.) ma soprattutto per consentire a ciascuno di loro di conoscere nel dettaglio le azioni che l’organizzazione di categoria sta portando avanti per cercare di tutelare al meglio le varie attività imprenditoriali.

Ma quali sono state le principali lamentele sollevate dagli operatori? Ritardi nel pagamento delle casse integrazioni (c’è stato chi ha testimoniato che, avendo un rapporto quasi familiare con i propri dipendenti, si è sentito in dovere di anticipare le risorse che non arrivavano e che le stesse sono state stanziate con ritardi anche di cinque-sei mesi); sostegni inadeguati rispetto ai danni ricevuti; necessità di accelerare quanto più possibile le vaccinazioni per ritornare il prima possibile a una situazione di normalità; riaperture in sicurezza.

A tal proposito, la Cna sta dialogando a livello nazionale con le competenti commissioni parlamentari per affrontare in maniera più approfondita e specifica i temi legati agli aiuti oltre ai protocolli sulla sicurezza da definire con la massima attenzione. I parlamentari nazionali presenti, da parte loro, hanno comunicato che tra qualche giorno si procederà con un ulteriore scostamento di bilancio per la programmazione di nuovi interventi a favore delle imprese.