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Scuola, l’assessora Marano: “Alcune sigle sindacali strumentalizzano i bambini per aggirare le regole”

«Strumentalizzare i bambini per aggirare le regole. Questo il significato, neanche tanto occulto o profondo, del comunicato diramato da Confcooperative Sicilia, Fism Sicilia e Lega Coop Sociali Sicilia,

Pubblicato il 10 Settembre, 2021

Pubblichiamo una nota dell’Assessora alla Scuola Giovanna Marano.

«Strumentalizzare i bambini per aggirare le regole. Questo il significato, neanche tanto occulto o profondo, del comunicato diramato da Confcooperative Sicilia, Fism Sicilia e Lega Coop Sociali Sicilia, i cui toni e modalità restano estranei e distanti da qualunque logica di dialogo sociale. Sorprendenti le accuse ad un Assessorato, che ha svolto un ruolo riconosciuto dall’Autorità di Gestione Nazionale dei fondi PAC infanzia come “virtuoso”, e che ha intrattenuto decine e decine di confronti con i tre soggetti di rappresentanza, oggi strumentalmente accusatori, e sino a ieri pomeriggio al tavolo di confronto con l’intero Assessorato.

Il Sistema integrato non è omologazione tra servizi pubblici a gestione diretta e imprese educative private, ne la pretesa di aver riconosciuti le prestazioni vuote per piene, ma è l’esaltazione delle specificità tanto dell’impresa privata che del sistema pubblico. Ulteriori accuse riguardanti  colpevoli tariffazioni, fuori mercato o non congrue, vengono rivolte ingiustamente al Comune che applica regole e indicazioni nazionali e regionali, forse per coprire altri colpevoli ritardi? Nessun annuncio, tanto meno enfatico, è mai stato fatto relativamente ai servizi integrati.

A noi non appartiene la politica degli annunci bensì quella del servizio. Infatti si è lavorato durante questi mesi per fornire alle famiglie, attraverso l’uso delle risorse statali, la scelta di strutture e servizi privati a fronte di un titolo di frequenza “effettiva” per garantire opportunità educative e continuità del servizio. Additarci, infine, come coloro che non hanno la dovuta cura per l’infanzia più fragile è una affermazione bugiarda e priva di fondamento, dal momento che la priorità assoluta di accesso ai servizi comunali è garantita proprio a questa fascia di utenza. Tutto il resto è solo una incommentabile strumentale polemica».

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