Dalla Democrazia alla Social-crazia è un attimo
Avete in mente quello che potrebbe accadere se persone che hanno milioni di follower decidessero di ‘scendere in campo’
Avete in mente quello che potrebbe accadere se persone che hanno milioni di follower decidessero di ‘scendere in campo’
Si, sono stato in Paradiso e ho visto ‘Dio’ con gli scarpini slacciati.
Dopo l’orrore, ascoltare il coro e le accuse dei “faciloni” da bar, risulta ancora più insopportabile. E se in questo coro, ci si mettono pure quelli che aspirano a governare questo Paese con dichiarazioni inadeguate, superficiali e anche irrispettose, la cosa – secondo il sottoscritto – aggiunge all’orrore una vetrina per gli idioti della quale nessuno sentiva il bisogno.
Esclusiva. Ore 19, in collegamento diretto con il nostro Alessandro Stella, che ci ha inviato
Alessandro Stella, italiano di Pescara, imprenditore agricolo 49enne, ci racconterà (fino a quando sarà possibile) cosa sta accadendo in presa diretta da una delle città colpite
Mario carissimo, questa mia non vuole una risposta. Non solo da te ma, da nessuno,
Non mi rassicurano per niente i segnali che arrivano da questi due primi giorni di elezioni, o meglio trattative (la parola la odio) per eleggere il Capo dello Stato.
Enzo Biagi lo conoscevo. Già nel 2000 lo avevo intervistato per un giornale siciliano. Ci siamo telefonati delle volte, per me era un semidio del giornalismo ma, anche umanamente mi piaceva molto. Il 18 aprile del 2002 (solo 20 anni fa anche se sembra sia passato un secolo) l’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, da Sofia, (ecco perché la faccenda fu definita dal giornalista de l’Unità Simone Collini
Lo dico subito, fare previsioni in politica è come indovinare il risultato finale di una partita di calcio ma, la vecchiaia aiuta e anche il ragionamento. Quindi, non ho paura di sbagliare perché confortato da una certa logica. La mia, si capisce.
Intervista al senatore Nicola Morra, Presidente nazionale della Commissione antimafia, sull’elezione del Capo dello Stato.
Il nostro augurio è questo, ed è l’augurio che facciamo a un uomo, a un collega, che ha sempre rappresentato la misura, l’equilibrio, sia nella professione sia nella vita.
C’è un pallido solo oggi su Catania ma, la sensazione camminando in giro per le
“Tutto un rimbalzare di neuroni” (Einaudi edizione) è un romanzo dal fronte, il racconto di un “Day After” in una classe di ragazzini di Terza Media di un quartiere popolare palermitano, dopo l’esplosione della DAD (Didattica a Distanza).
Una legge che ha 30 anni potrebbe non più essere accettata e accettabile da un
Franco Battiato “irruppe” nelle nostre vite verso la metà degli anni ’80; a quel tempo, alcuni di noi, facevano l’ultimo anno del liceo, la maturità. Qualcuno aveva sentito già qualcosa ma, “La Voce del Padrone” fu il disco che resterà nel cuore e nella mente di parecchi di noi che hanno superato almeno i 55 anni. Fu un’esplosione di nuovi colori, suoni, profumi; i testi erano così ricchi di cultura, emozioni.
Voleva farla finita Vincenzo Claudio Furnari, proprio il giorno del 1 maggio, giusto su una delle sue autoscale che ha sempre utilizzato per lavoro.
Scompare Tony Zermo, lutto nel giornalismo siciliano
Sicilia, il complotto Arancione, anzi Arancino