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Avellino – Vertenza Irpinia, il sindacato incassa il sostegno del prefetto: ora nuovi modelli di sviluppo

Pubblicato il 17 Luglio, 2020

Avellino – Il prefetto di Avellino, Paola Spena, è pronto a sostenere le organizzazioni sindacali in un momento molto difficile per il settore metalmeccanico e per il lavoro in generale. La provincia di Avellino prima dell’emergenza sanitaria aveva perduto circa duemila posti di lavoro a causa della crisi economica del 2008, ma nei prossimi mesi quei dati, già drammatici, potrebbero essere niente rispetto a quello che potrebbe accadere qualora non ci fossero interventi incisivi e coraggiosi da parte delle istituzioni. I segretari provinciali Irpinia-Sannio della Fiom Cgil, Giuseppe Morsa, della Fim Cisl, Luigi Galano e della Uilm, Gaetano Altieri, hanno tenuto una manifestazione davanti alla sede della prefettura di Avellino, alla quale hanno partecipato decine di lavoratori. Nessun assembramento, nessuna protesta, solo la richiesta di aiuto rivolta alla prefettura. Presenti i segretari generali della Cgil, Franco Fiordellisi e della Uil, Luigi Simeone. Ecco le valutazioni espresse al termine del vertice con il prefetto Spena:

Gaetano Altieri, Uilm: il prefetto ci ha ascoltati, da lunedì al via i tavoli per stabilire le priorità

La riunione è andata bene, siamo stati ascoltati in merito a tutte le vertenze che abbiamo in provincia, lunedì compileremo la scaletta delle priorità e la consegneremo alla prefettura iniziando dalla vertenza Aurubis, voglio ricordare che quest’azienda non sta lavorando, e ci sono problemi per farla ripartire. Da qui passeremo alla Cms, alla Ema, ed al settore automotiv. Il prefetto ha confermato di essere disponibile a darci una mano ed auspichiamo che gli incontri che faremo nelle prossime settimane produrranno un risultato utile per i lavoratori.

Luigi Galano, Fim Cisl: grande disponibilità da parte del prefetto, ora tocca a noi coinvolgere gli attori sociali sul territorio

L’incontro è stato soddisfacente per la disponibilità che il prefetto ha confermato per sostenere le nostre iniziative. Metteremo un ordine di priorità rispetto alle azioni da intraprendere, abbiamo realizzato una diversificazione per settore e per area di competenza quindi chiederemo l’intervento del prefetto a sostegno delle nostre richieste nei riguardi della Regione per quanto riguarda l’attivazione dei percorsi per la formazione, abbiamo investito Spena per avanzare al ministero del lavoro la richiesta degli ammortizzatori sociali. Grande disponibilità, ma ora tocca a noi coinvolgere tutti gli attori sociali che operano sul territorio.

Giuseppe Morsa, Fiom Cgil: AsiDep, Provincia e Asi riprendano a ragionare. Il modello industrializzazione in montagna del post terremoto non ha funzionato, ora nuove strategie

Abbiamo riscontrato la notizia secondo la quale è venuto meno l’interesse dei privati nei confronti della depurazione quindi il percorso che noi immaginavamo, secondo il quale preferivano che la depurazione restasse pubblica, adesso può essere favorito da questa notizia. Noi auspichiamo, lo abbiamo già affermato in passato, che è fondamentale un asset pubblico sulla depurazione, adesso ci aspettiamo che la Provincia e l’Asi riprendano il ragionamento interrotto e si concluda questa vicenda. Abbiamo ricevuto dal prefetto la disponibilità a mettere in piedi i tavoli per ragionare intorno alle crisi, ma la circostanza che ci preoccupa molto è quella di ragionare su un modello di sviluppo che deve essere diverso rispetto a quello che finora è stato attuato in provincia di Avellino, l’idea della industrializzazione in montagna del post-terremoto non ha avuto successo, bisogna puntare su asset importanti: FCA, EMA, DENSO ed IIA sono  le industrie intorno alle quali creare l’indotto.

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