« Torna indietro

avellinosmog

Avellinosmog promuove una petizione online perchè di inquinamento ci si ammala

Pubblicato il 5 Dicembre, 2020

AvelliNoSmog sta promuovendo una petizione perchè “troppo spesso i nostri figli e noi tutti respiriamo ad Avellino un’aria pericolosamente inquinata”.

Più inquinata di Napoli o Caserta, più di Solofra o di Acerra; a dirlo sono le misurazioni che ogni giorno sono effettuate dalla Regione Campania e dalla sua Agenzia ARPAC.

Un inquinamento “fuorilegge” siccome la normativa italiana (D.Lgs.155/2010) prevede in un anno al massimo 35 sforamenti dei limiti di polveri sottili PM10 e ad oggi siamo a 75 (e manca ancora un mese alla fine dell’anno)! “Avellino, città malata cronica di inquinamento”: così ormai ci definiscono gli articoli sui giornali.

È bene essere chiari: di inquinamento ci si ammala e si muore. Sono innumerevoli ormai le evidenze mediche e scientifiche in materia, a partire dai richiami dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si tratta di scorie ambientali come diossine, metalli pesanti, ossidi di azoto e altri inquinanti identificati come pericolosi per la salute umana: asma, ictus, rischio di arresto cardiaco, basso peso dei neonati alla nascita, effetti sulla salute mentale, demenza, diabete, tumore ai polmoni sono tutte patologie associate dalla medicina all’aria inquinata. Vivere e – per i nostri figli – crescere in un ambiente inquinato è riconosciuto tra i fattori che riducono le aspettative di vita.

E non dimentichiamo che l’aria inquinata è “democratica”: non conosce confini comunali né distinzione tra aree ricche o povere. La respiriamo tutti in questa area vasta di Avellino e dei Comuni limitrofi in cui vivono oltre 100.000 persone.

SUBITO LE CENTRALINE CONTRO L’INQUINAMENTO

“Senza dati sei l’ennesima persona con un’opinione” ha affermato il saggista americano William Edwards Deming. Ecco perché è necessario e urgente un monitoraggio capillare della qualità dell’aria per verificare la presenza di sostanze dannose come diossine, ossidi di azoto, formaldeide, metalli pesanti. Una realtà ambientale già particolarmente compromessa e complessa come la nostra non può essere priva di un monitoraggio continuo.

Ad oggi, l’area che si estende da Pratola Serra ad Est fino a Monteforte Irpino a Ovest può contare solo sue 2 centraline ARPAC, entrambe nel centro di Avellino, con un dato medio giornaliero pubblicato a posteriori. Ecco perché è necessaria una rete capillare e complementare di centraline che misurino in tempo reale le polveri sottili su tutta l’area.

Avere più centraline ci permetterebbe finalmente di sapere:

  •  DOVE si inquina, triangolando la posizione delle stazioni di monitoraggio e i venti rilevati dagli anemometri,
  •  QUANDO si inquina, misurando con un flusso costante di dati le polveri sottili 24 ore su 24,
  • CHI inquina, elaborando i dati con algoritmi al fine di individuare le tipologie di inquinanti e le fonti di emissione.

Il tutto tra l’altro rendendo pubblici i dati in tempo reale, così da leggerli tutti noi cittadini. Chi ha paura delle centraline? Chi vuole nasconderci i dati?

LE TECNOLOGIE (MODERNE E LOW COST) CI SONO GIA’!

Conoscere in tempo reale il livello di inquinamento dell’aria, con un monitoraggio disponibile 24 ore su 24 on-line, attraverso un portale web ed una App mobile (Android e IoS). È possibile!

Con le tecnologie disponibili oggi, non dobbiamo “inventarci” niente! Lo fanno già da anni tante altre città italiane in cui sono state installate centraline diffuse con diverse soluzioni tecnologiche e fornitori alternativi. Milano, Napoli, Roma, Vigevano, Battipaglia, Frosinone, Firenze, Venezia sono solo alcuni degli esempi di città grandi e piccole che si uniscono alle tante in più in Europa e nel mondo.

Le nuove tecnologie Internet of Things (IoT) sono in grado oggi di individuare le concentrazioni di polveri sottili PM10 e di PM2.5, ozono, CO, NOx, VOC, temperatura, umidità, pressione atmosferica, direzione ed intensità del vento.

Il tutto, tra l’altro, con nuove stazioni di monitoraggio di facile installazione, manutenzione minima e con un costo molto basso rispetto al passato: non a caso si parla di piccole “centraline low cost”.

SINDACI, COSA STIAMO ASPETTANDO?

Da anni, i Sindaci si sono dichiarati a favore del monitoraggio puntuale della qualità dell’aria.

Già nel 2019, i Comuni dell’area avevano anche sottoscritto formalmente un Protocollo presso la Prefettura di Avellino con ARPAC e ASL per cui dover “farsi carico di monitorare la qualità dell’aria nei loro territori mediante l’utilizzo di apposite centraline” (“Protocollo per l’adozione di azioni congiunte volte al miglioramento della qualità dell’aria nei comuni ricadenti nell’area urbana di Avellino” sottoscritto da Avellino e altri  il 7 giugno 2019).

Tra l’altro, in un incontro del 10 febbraio 2020 tra il Comune di Avellino e numerosi Comuni dell’area circostante, si era dichiarato che “noi come Comuni abbiamo deciso di contattare i tecnici che ci hanno sottoposto qualche tempo fa una rete di monitoraggio più dettagliata e vasta sul territorio, in modo da fornirci letture più precise sia nel tempo che nello spazio, ma anche come tipologia di fonti inquinanti. Il sindaco di Avellino contatterà i tecnici che hanno realizzato questa startup all’università di Fisciano, in modo da valutarla nel dettaglio. La cosa importante è comprendere le varie fonti di emissione in modo da diventare più incisivi con le nostre misure” .

Raccogliere dati e informazioni, verificare le evidenze in maniera scientifica, costruire una rete istituzionale e agire congiuntamente: la salute pubblica merita soluzioni reali e durature.  Il sistema di monitoraggio rappresenta tra l’altro solo il primo passo a cui dovrà accompagnarsi l’effettivo abbattimento dell’emissione degli inquinanti che compromettono la salubrità dell’aria, anche alla luce del ruolo che i Comuni possono svolgere in quanto autorità sanitaria locale ai sensi degli articoli 216 e 217 del T.U. n. 1265/1934.

SERVE AGIRE ORA: CENTRALINE ENTRO IL 2020!

La situazione di inquinamento del 2020 supera ogni record ed è molto preoccupante, sia dal punto di vista sanitario che di mancato rispetto dalla legge italiana. Non possiamo più aspettare: è ora di passare all’azione!

Ecco perché chiediamo con determinazione che sia attivato subito un sistema distribuito capillarmente con almeno 30 centraline sull’area vasta entro il 31 dicembre 2020.

Il richiamo all’azione per il territorio di Avellino si lega alla consapevolezza che il pianeta intero sta vivendo una sfida mai conosciuta nella storia dell’umanità. Il fenomeno del surriscaldamento globale sta mettendo a rischio l’esistenza stessa della popolazione mondiale nelle condizioni che conosciamo ed è opportuno parlare di vera e propria “emergenza climatica”.

SINDACI, AVETE UNA RESPONSABILITA’: LA NOSTRA SALUTE

Avellino non è più un’isola incontaminata. E ogni giorno i suoi cittadini presenti e futuri – con i bambini ad essere i più sensibili all’esposizione agli inquinanti – continuano a respirare l’aria di un territorio in attesa di riconversione per la salute, prima ancora che per l’ambiente.

Sindaci, è ora di respingere atteggiamenti indulgenti sul problema delle polveri sottili e di far diventare il tema della qualità dell’aria una vera priorità: non condanniamo i cittadini a respirare sostanze dannose per la salute. Ricordate che – come ha affermato Martin Luther King – “può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla”.

Per chi vuole aderire alla petizione, ecco il link per accedere.

About Post Author