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Balotelli non si smentisce mai e ne combina un’altra: l’ultima “balotellata” a una festa in maschera

Pubblicato il 15 Giugno 2023

Balotelli è una sorta di calamita per i guai che sembrano seguirlo ovunque vada e qualunque cosa faccia. Ultimamente durante un’intervista al podcast “Muschio Selvaggio” con Fedez aveva parlato della sua carriera, di suo fratello e della sua famiglia e, per certi versi, sembrava una persona più matura.

Eppure è stato protagonista ancora una volta dell’ennesima “balotellata”, che rovina ancora una volta la sua figura di professionista.

Balotelli e il pugno “involontario” al dirigente del Sion

Secondo quanto ha riferito il giornale svizzero Blick, il direttore sportivo Constantin della squadra svizzera del Sion, dove ha giocato nell’ultima stagione Balotelli, ha deciso di accompagnare il calciatore ad una festa in maschera.

L’attaccante era vestito da un personaggio della serie tv “La casa di carta”, mentre il ds da Pikachu. Secondo i racconti un tifoso avrebbe provato a scattarsi insistentemente una foto con Balotelli che, infastidito, per divincolarsi avrebbe colpito involontariamente con un pugno sul volto il povero Constantin che non c’entrava nulla.

Probabilmente questa volta Balotelli è stato semplicemente fortunato, ma è innegabile che quando succede qualche guaio c’è lui nei paraggi. Tra le ultime “balotellate” ci sono i festini a base di alcol che il giocatore organizzava ogni giorno durante il ritiro invernale della squadra del Sion in Spagna, per non parlare della clamorosa lite avuta con Montella in Turchia.

Il rendimento deludente di Balotelli in Svizzera

L’ultima esperienza di Balotelli al Sion è stata decisamente deludente e il bottino molto magro: 6 goal in 19 presenze. Lo scarso impegno del calciatore ha fatto infuriare i suoi stessi tifosi che, esasperati, hanno bruciato la sua maglia sulle tribune dello stade Tourbillon.

Al termine della stagione il Sion è retrocesso e lo stesso ds, Constantin, ha ammesso di aver fallito con Balotelli: “Con Mario ci siamo illusi perché abbiamo fatto tutto il possibile affinché pensasse principalmente al calcio, ma non ci siamo riusciti”.

L’avventura di SuperMario sembra essere ormai conclusa nel Canton Vallese ma, a 32 anni e con un carattere semplicemente ingestibile, sembrano davvero poche le squadre disposte a scommettere ancora su di lui.