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Banksy, l’ultima opera è dedicata al Covid (e forse vuole svelarci la sua identità)

Banksy è riapparso, con le sue meravigliose opere murali, in un sobborgo di Bristol, a Totterdown. Già sappiamo che il nuovo lavoro si chiama Aachoo e raffigura una anziana con un foulard in testa che nell’atto di starnutire perde un dente finto (l’opera della street art è nella foto). Ma la notizia vera è che vicino alla donna compare un uomo “vittima” dello starnuto che (quasi) gli porta via l’ombrello. Quella persona raffigurata è lo stesso Banksy? Magari stanco, dopo tutti questi anni, di celare la sua identità?

Sull’opera e su ciò che potrebbe rappresentare, si è scatenata una ridda di commenti. A favore della tesi che Banksy voglia venire allo scoperto, c’è il fatto che Vale Street, dove è stato fatto il murales, è una delle vie più caratteristiche di Bristol, città natale dello straordinario artista.

L’opera è un chiaro riferimento all’epidemia di Covid che sta imperversando ovunque. Uno degli studiosi più appassionati di Banksy, Paul Gough, ha commentato: “È curioso. Gli ultimi quattro o cinque disegni erano tutti collegati al Covid o a qualche notizia. Forse questo è il messaggio: ‘siamo in tempi difficili, cerchiamo di sfruttarli al meglio e di tirare fuori un po’ di divertimento anche da qualcosa che è rotto'”.

Ma chi è Banksy? In tutti questi anni hanno cercato in molti di svelare la sua identità: una pista porta a tal Robin Gunningham, un artista di Yate. L’ultima sua opera era apparsa a Nottingham: una ragazzina che fa l’hula hoop con una ruota di bicicletta (e vicino, guardate la genialità, c’è un paolo con una bici vera attaccata, a cui manca proprio una ruota).

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