« Torna indietro

L’Università di Bari piange la scomparsa di Raffaele Cavalluzzi: aveva 83 anni

Pubblicato il 24 Marzo, 2022

Per anni docente di Letteratura italiana alla facoltà di Lingue dell’Università di Bari (è stato anche direttore del dipartimento di Italianistica) ne aveva rispetto e cura

Nel suo libro Sogni da sogni pubblicato qualche anno fa dalla Progedit aveva unito tutto quello a cui aveva dedicato l’esistenza, i mondi che aveva deciso di attraversare con la curiosità di un bambino, le passioni che avevano animato tutto il suo percorso di vita e accademico. Quella per le lettere, per i grandi poeti e autori italiani in particolare e quella per il cinema, per l’incanto che suscitava la visione di storie, personaggi, immaginari e che restituiva nei suoi scritti usando magistralmente il lemma.

Perché come direbbe Nanni Moretti le parole sono importanti ed è per questo che il professor Raffaele Cavalluzzi, italianista, per anni docente di Letteratura italiana alla facoltà di Lingue dell’Università di Bari (è stato anche direttore del dipartimento di Italianistica di Bari) ne aveva rispetto e cura, elementi che affioravano non solo nei suoi scritti ma anche nelle sue lezioni sempre appassionate, nelle sue analisi puntuali, rigorose, nei discorsi anche quotidiani quando si aveva la fortuna di incontrarlo.

Sempre, in ogni suo gesto, si mescolavano mirabilmente anima, studio e una eleganza innata. Con la sua scomparsa, avvenuta ad 83 anni a Grumo Appula il paese  in cui è nato e che non ha mai abbandonato (fondamentale il suo lavoro per la biblioteca comunale Beniamino d’Amato) va via una persona straordinaria (uno studioso e uomo di grande cultura così come ha sottolineato il sindaco Michele Minenna) ma anche un pezzo importante della storia e del patrimonio culturale della Puglia, della sua terra che amava infinitamente e per cui, attraverso la sua critica militante, il suo sguardo vigile e controcorrente sul mondo, si è speso fino all’ultimo.

bari
FONTE

La sua eredità più grande sono proprio le sue parole racchiuse nelle sue opere da custodire ma anche da tramandare alle giovani generazioni: ha curato per la Laterza la raccolta di saggi L’anima e le cose – Naturalismo e antinaturalismo tra Otto e Novecento, ha scritto Il limite oscuro. Pasolini visionario, la poesia, il cinema edito da Schena, e molti dei suoi lavori sono stati dedicati a Giacomo Leopardi, Antonio Fogazzaro, Antonio Verri a partire dall’omaggio a Luigi Pirandello contenuto nel volume Pirandello: la soglia del nulla edito da Dedalo.

Un commiato il suo che arriva con un nuovo libro appena pubblicato dalla Progedit intitolato proprio Ultimo viaggio dalla letteratura al cinema. Domani 25 marzo, alle 16, nella chiesa di Santa Maria Assunta a dargli l’ultimo saluto con la moglie Maria, i figli Carla (sceneggiatrice e compagna del regista Sergio Rubini), Nicoletta con Peppe Regina, Tony con Claudia De Santis, gli adorati nipoti e gli amici più cari, sarà tutto il paese.

About Post Author