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Bassa Padovana – Ambito Territoriale Sociale Ven-17 penalizzato: un’assistente sociale ogni 7418 abitanti, nessun contributo ministeriale

Pubblicato il 25 Marzo, 2021

Il Sindaco di Este scrive un’Interrogazione parlamentare per chiedere la risoluzione del problema

25.3.2021 – Il Sindaco di Este Roberta Gallana ha scritto un’Interrogazione parlamentare a Senatori e Deputati, sottoponendo loro un difficile problema inerente alla mancanza di contributi per l’Ambito Sociale del Territorio della Bassa Padovana.

«La legge n 328/2000 è una Legge-quadro che ha riformato i Servizi Sociali, realizzando un sistema integrato di interventi che garantiscono un aiuto concreto alle persone e alle famiglie in difficoltà – spiega il Sindaco Gallana. – Con essa sono stati istituiti gli ‘Ambiti Territoriali Sociali’, ovvero aggregazioni intercomunali che hanno il compito di pianificare e programmare i servizi sociali dei diversi Comuni».

Il Comune di Este è capofila dell’Ambito Ven-17, che è composto da 44 Comuni per un numero totale di 180.715 abitanti.
In questo territorio, è operativa dal 2018 un’equipe denominata ‘Ufficio di Ambito’ e composta da 4 Assistenti sociali e da un’Educatrice professionale.

«Si tratta di figure professionali a supporto del territorio nella gestione delle misure nazionali e regionali di contrasto alla povertà, come reddito di cittadinanza, reddito di inclusione attiva, sostegno all’abitare e misure a contrasto della povertà educativa -, spiega il Sindaco. – I Servizi Sociali dei singoli Comuni, sulla base delle esigenze specifiche, contattano il personale dell’Ufficio di Ambito, che offre un grande e fattivo supporto in presenza o in altre modalità».

La legge 328/2000 aveva stabilito la presenza di 1 assistente sociale ogni 5000 abitanti.
Con la 178/2020 (Legge di Bilancio 2021) è stato previsto un contributo stabile di 40.000 euro per quegli ambiti in cui c’è un rapporto assistente sociale/numero di abitanti di 1:6500 per portarlo a 1:5000, con un aumento quindi del numero di assistenti sociali per abitanti, e di 20.000 euro per quelli in cui è già 1:5000 per portarli a 1:4000.

«Tali contributi non vengono invece erogati in nessuna forma per gli Ambiti Territoriali Sociali che non riescono a raggiungere un rapporto minimo di 1 assistente sociale ogni 6500 abitanti –
denuncia il Sindaco Gallana. – L’ambito Ven-17 di fatto ha un rapporto 1:7418 abitanti, 1 assistente sociale ogni 7418 abitanti, ed è escluso da qualsiasi contributo. E’ un paradosso: è come dare il pranzo a chi ha il piatto pieno e non sfamare chi ha il piatto vuoto».

Nell’Interrogazione si evidenzia come gli Ambiti Territoriali più deboli dal punto di vista sociale per la presenza di pluralità di micro-comuni e per l’assenza di strutture sociali di grandi ospedali, come può avere un Capolouogo di Provincia, vengano di fatto esclusi dalla possibilità di migliorare la debolezza di una struttura sociale che si trova a far fronte a numerose necessità.

«In tutta la Provincia di Padova pertanto solo l’Ambito Ven-17 della Bassa Padovana non beneficerà di contributi che aiutino a stabilizzare il numero di Assistenti sociali, fatto che garantirebbe il superamento di una difficoltà strutturale che hanno i singoli Comuni e l’intero territorio. –
aggiunge il Sindaco Gallana. Di fatto quindi questa legge non aiuta i territori d’Ambito meno strutturati e più fragili per la mancanza di un numero equo di assistenti sociali. La pluralità dei piccoli comuni presenti nell’Ambito Ven-17 usufruisce infatti di numerosi assistenti sociali chiamate al bisogno, a tempo determinato e con orario ridotto, poiché per mancanza di forza economica o per la presenza di divieti e vincoli non c’è la possibilità di assumere ulteriori figure a tempo pieno e indeterminato».

Il Sindaco chiede, con la sua Interrogazione, a Senatori e Deputati di farsi portavoce presso il Ministero competente, per comprendere in quale modo si possa porre rimedio all’esclusione degli Ambiti Territoriali Sociali meno strutturati, come l’Ambito Ven-17 della Bassa Padovana, dai contributi stabili.

«Attualmente gli assistenti sociali dell’Ambito Ven-17 e quelli dei singoli comuni lavorano un totale di 1100 ore settimanali. Rispetto al fabbisogno del nostro territorio, sarebbe importante ottenere contributi per poter raggiungere la soglia di 1 assistente sociale ogni 5000 abitanti, assumendo almeno altri 12 assistenti sociali a tempo pieno e con contratto indeterminato. – commenta il Sindaco Gallana. Il nostro territorio sta risentendo profondamente la ricaduta economica e sociale della pandemia. Le famiglie vivono sempre maggiori difficoltà nell’assistere le persone fragili. L’indice di invecchiamento della popolazione, inoltre, aumenta di anno in anno.»

Nel solo anno della pandemia, si stima un aumento di almeno il 30% di richieste al Settore Sociale, per il Servizio di Assistenza Domiciliare, le misure di supporto psicologico, gli interventi nei confronti di minori in situazione di povertà educativa, gli interventi economici per l’emergenza abitativa, le richieste di sostegno riguardanti la violenza contro le donne. A queste, si aggiunge anche un numero sempre maggiore di richieste di contributi per il pagamento delle rette degli utenti delle Case di Riposo e di interventi per il sostegno alle persone disabili.

«Ogni persona in difficoltà – conclude il Sindaco. – ha bisogno di assistenti sociali preparati, che conoscano la sua storia familiare e che possano attuare un progetto di attivazione e non solo di assistenzialismo nei suoi confronti. Senza una struttura che possegga un personale numericamente adeguato, noi Sindaci e Assessori ci troviamo a fronteggiare un numero sempre maggiore di richieste. Serve una struttura sociale con risorse umane competenti e adeguati, per poter rispondere al meglio ai bisogni dei cittadini più fragili.»

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