« Torna indietro

Bidello spegne frigorifero con campioni di cellule e rovina decenni di ricerca: il rumore dava fastidio

Pubblicato il 28 Giugno 2023

Una vicenda per certi versi tragicomica ha avuto luogo al Rensselaer Polytechnic Institute (RPI) di Troy, nello stato americano di New York, dove un addetto alle pulizie con un semplice gesto incauto ha mandato all’aria anni e anni di studio, oltre che svariati milioni di dollari investiti per la ricerca.

E così l’RPI ha fatto causa all’impresa di pulizie “Daigle Cleaning Services” per questa assurda vicenda che risale al 14 settembre del 2020.

LEGGI ANCHE: SIENA: LADRO FUGGE E SI NASCONDE NEL GIARDINO DELLA CASERMA DEI CARABINIERI. ARRESTATO

CHIOGGIA: PROF ASSENTE PER UN TOTALE DI 20 ANNI SU 24 DI CARRIERA. DESTITUITA DALL’INCARICO

Spegne il frigorifero e brucia decenni di ricerca: la ricostruzione dell’assurda vicenda

Secondo quanto riferito dal Times Union, l’addetto delle pulizie ha dichiarato di aver premuto un interruttore nel tentativo di spegnere un fastidioso rumore, senza immaginare che così facendo aveva di fatto spento il frigorifero dove era conservato materiale biologico che, passando da una temperatura di -44,5° a -3,5° Celsius, è andato totalmente distrutto.

L’accusa ha sottolineato che c’erano avvisi molto chiari, affissi sulla porta d’ingresso, che fornivano indicazioni specifiche sul come disattivare i suoni senza arrecare danni al congelatore.

La vicenda finita in tribunale

L’RPI ha quindi fatto causa all’impresa di pulizie e il suo legale, ricordando che ci vorrà almeno un milione di dollari per recuperare il materiale andato distrutto, ha spiegato: “Il comportamento e la negligenza delle persone hanno causato tutto questo. Sfortunatamente, hanno spazzato via 25 anni di ricerca”.

I campioni di cellule distrutte servivano per studiare i processi di fotosintesi per poi sviluppare e perfezionare modelli di pannelli solari.

La Daigle Cleaning Services aveva sottoscritto un contratto da 1,427 milioni di dollari per pulire le strutture durante il semestre autunnale del 2020 e tra queste c’era anche il Cogswell Building, centro di ricerca chimica-biologica dove era custodito il materiale biologico.

Il centro ha contattato il produttore del congelatore per le riparazioni di emergenza, ma non è stato possibile effettuare quel lavoro fino al 21 settembre 2020 a causa della pandemia da Covid, cioè una settimana dopo l’accaduto.

Il “tragico” errore dell’addetto alle pulizie

Poi si è verificato il fattaccio e l’addetto alle pulizie responsabile della “tragedia” scientifica ha candidamente ammesso di aver premuto l’interruttore nel tentativo di spegnere i fastidiosi allarmi che erano proseguiti per tutta la serata, ammettendo di non aver notato gli avvisi affissi sulla porta.

In seguito si è poi scoperto che la corrente era in realtà funzionante e che l’addetto delle pulizie l’aveva spenta nella convinzione di riattivarla.