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Bitonto promosso in C, ma la questione stadio smorza gli entusiasmi

Bitonto promosso in C, ma la questione stadio smorza gli entusiasmi. Il clima di festa della città si è interrotto per l’adeguamento dello stadio

Pubblicato il 12 Giugno, 2020

Bitonto promosso in C, ma la questione stadio smorza gli entusiasmi. Il clima di festa che si era propagato per la città già prima dell’ufficializzazione degli organi preposti alla promozione storica della cittadina barese nel campionato professionistico, si è interrotto bruscamente allorquando è balzato agli occhi l’adeguamento dello stadio “Città degli Ulivi”.

L’amministrazione comunale di Bitonto, dapprima con l’assessore al ramo Domenico Nacci, successivamente col sindaco Michele Abbaticchio, hanno espresso pensieri contrastanti sui lavori di adeguamento che sulla carta sarebbero dovuti iniziare a breve per fare in modo che tutto fosse in regola per l’inizio della prossima stagione calcistica, ma che al momento stentano a partire. Così i caroselli e le bandierine neroverdi sventolanti per la città hanno fatto posto a pesanti polemiche e a frecciatine tra amministrazione e società sportiva che hanno dato origine alla questione stadio.

Con un lungo post pubblicato sulla pagina ufficiale Facebook la società rimprovera l’amministrazione di non essere concreta e ricorda che sarebbe stata la società stessa a fare alcuni lavori di ristrutturazione e adeguamento (come i tornelli e gli spogliatoi) e di aver già finanziato per 100mila euro i lavori della tribuna che, stando al comunicato, non si sa che fine abbiano fatto.

La squadra del Bitonto Calcio

I toni accesi della polemica sarebbero sfociati anche in una presunta minaccia di morte rivolta da un tifoso all’assessore Nacci. Un episodio che la società respinge. “La società U. S. D. Bitonto Calcio – si legge nel testo – desidera fortemente stigmatizzare qualsiasi forma di violenza e qualsiasi contegno da cui prende assolutamente le distanze, invitando tutti i sostenitori neroverdi a mantenere la giusta serenità nei toni e nei comportamenti, evitando comportamenti che potrebbero rallentare piuttosto che accelerare il percorso intrapreso, non senza dimenticare che la finalità ultima non è la divisione ma l’unità per il bene del calcio e di tutta la comunità bitontina”. Però la stessa attende risposte concrete da parte dell’amministrazione comunale e lancia un ultimatum: “Se le risposte alle nostre esigenze non dovessero arrivare tempestivamente, il presidente Francesco Rossiello si vedrà costretto anche a valutare di fare un passo indietro e cedere il titolo sportivo dell’U.S.D. Bitonto Calcio”.  

Qui il post completo pubblicato dall’USD Bitonto Calcio: https://www.facebook.com/BitontoCalcioOfficial/?tn=%2Cd%2CP-R&eid=ARDYXCDs4MjnYmPWF55Wn1hhkISgLNhIbM5AaCIvLyhmsnpAG8HqG_L9gQEKGbxcUhgylrU6q_XElqb3

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