Pubblicato il 28 Dicembre 2024
Il responso medico-legale conferma: nessuna irregolarità
A oltre tre mesi dalla tragedia che aveva scosso Latina, arriva il responso definitivo degli esami medico-legali. Dalvir Singh, 54 anni, bracciante agricolo di origine indiana, è morto a causa di un malore improvviso. L’uomo, regolarmente assunto da un’azienda del capoluogo, è stato trovato senza vita lo scorso agosto. La conferma arriva dall’autopsia eseguita dalla dottoressa Cristina Setacci, su disposizione della Procura e del pubblico ministero Valerio De Luca.
Gli accertamenti sul luogo di lavoro
Le indagini condotte dai Carabinieri di Borgo Podgora, in collaborazione con gli ispettori del Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, hanno escluso qualsiasi irregolarità. Dalvir Singh lavorava con un contratto regolare ed era stato sottoposto a controlli sanitari solo pochi mesi prima del decesso. Quel giorno, il bracciante stava attivando un impianto di irrigazione quando si è fermato in un capanno, dove è stato colpito dal malore fatale.
L’intervento del datore di lavoro
È stato il datore di lavoro a dare l’allarme, dopo aver trovato il corpo senza vita di Singh. La sua prontezza nell’informare le autorità e collaborare con gli investigatori ha contribuito a chiarire rapidamente le circostanze della tragedia.
Un caso isolato, nessun legame con altri episodi
La morte di Dalvir Singh aveva attirato l’attenzione dei media, soprattutto per la coincidenza temporale con il decesso di Satnam Singh, un altro bracciante indiano morto in condizioni di sfruttamento e senza regolare contratto. Tuttavia, le indagini hanno confermato che i due episodi non sono collegati. Nel caso di Dalvir Singh, si tratta di una fatalità avvenuta in un contesto lavorativo regolare, senza alcuna violazione delle norme.