« Torna indietro

“Sono fascista, della Lega, contro stranieri e omosessuali”, bufera sul candidato di FdI

Pubblicato il 10 Maggio 2024

“So’ fascista, della Lega, sono contro gli stranieri, i delinquenti, gli omosessuali e le scrofe” – più chiaro di così non poteva esserlo Matteo Delle Vergini che si è presentato in questo modo in un audio choc che doveva restare in un gruppo Whatspp, e che invece è stato diffuso con tutte le conseguenze che è fin troppo facile immaginare.

Chi è Matteo Delle Vergini?

Autore di questo messaggio chic è Matteo Delle Vergini, agricoltore 50enne candidato consigliere di Fratelli d’Italia a Torremaggiore, in provincia di Foggia. L’audio è stato rilanciato anche dalla pagina Instagram Sansevero Trash ed è diventato virale nel giro di poco tempo.

Nell’audio in dialetto dice che vuole dare un’alternativa in più a Torremaggiore in una lista, Fratelli d’Italia, “che è diciamo di destra”. Il 50enne si sarebbe dovuto candidare alle elezioni comunali con la candidata sindaca Margherita Di Pumpo, sostenuta da FdI, Forza Italia e lista civica per Torremaggiore.

La Di Pumpo, dopo la diffusione dell’audio, ha subito preso le distanze dichiarando che il candidato è stato estromesso dalle liste e che le sue affermazioni non appartengono né a lei né alla coalizione che rappresenta.

Anche Michele Di Virgilio, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, ha preso le distanze e ha condannato fermamente le parole di Delle Vergini, ribadendo che la democrazia e la difesa della famiglia sono i capisaldi del suo partito.

La difesa di Delle Vergini

Delle Vergini ha spiegato all’Ansa che quell’audio era stato registrato in una chat di amici agricoltori e che si trattava di una dichiarazione bonaria che non aveva l’intento di offendere nessuno. Ha poi chiesto scusa a chi si è sentito offeso dalle sue parole, aggiungendo di non essere nemmeno iscritto al partito.

Ha detto di essere uomo di destra e sostenitore delle famiglie, ribadendo che quel messaggio sarebbe dovuto rimanere nella chat di amici e che non aveva comunque alcun intento discriminatorio.