Pubblicato il 15 Maggio 2024
Il calcio non smette mai di regalare belle storie. Di quelle che alimentano il lato romantico dello sport più amato del mondo. Quella che giunge da Caldiero è un inno alla tenacia dei sogni.
Perché l’uomo che ha guidato la squadra che rappresenta 7.958 anime, tanti sono gli abitanti censiti nel , piccolo centro in provincia di Verona, alla promozione in Serie C non ha mai smesso di credere nella sua passione.
Quella sempre viva nonostante lo stress che gli impongono gli impegni lavorativi quotidiani.
Sì, perché Cristian Soave, l’allenatore che condotto i suoi giocatori alla conquista di un posto nel calcio professionistico sovvertendo tutti i pronostici della Serie D, è un operatore ecologico.
Ogni mattina si alza alle 3 per poi essere operativo alle 4, quando comincia il suo turno.
Ogni mattina. E poi, via al campo d’allenamento. Senza sosta.
Un esempio, Soave, 50 anni. Due anni fa è stato costretto a dire addio alla sua amata Elisabetta per via via una malattia che non le ha lasciato scampo. E’ padre di tre figli, più forte del dolore, armato di saggezza , rimane umile.
Anche perché il mondo del calcio non soltanto favole. Soprattutto per gli allenatori, è un oceano colmo di insidie di ogni genere e non sai mai cosa aspettarti nonostante i meriti.
“Il posto di lavoro me lo tengo stretto. Ho tre figli, delle responsabilità. Ho già avuto dei colloqui e vorrei ringraziare l’azienda perché è stata davvero molto attenta nei miei confronti. Stiamo definendo cosa è meglio per entrambi. Ma resto al mio posto di lavoro”, ha dichiarato a L’Arena.