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Camposampiero, partito progetto Medici con l’Africa Cuamm: donati 7 mila euro

Pubblicato il 9 Ottobre, 2020

Il Camposampierese si conferma solidale e generoso con una donazione di 7mila euro, destinati a Medici con l’Africa Cuamm per la realizzazione a Rumbek in Sud Sudan di una scuola per infermieri, ostetriche, clinici e tecnici di laboratorio all’interno dell’ospedale dove lo scorso anno è stata inaugurata la Pediatria.
Sono state oltre 300 persone che hanno raccolto l’appello partecipando alla serata organizzata da Realtà Veneta, Pro Loco e Comune di Camposampiero, Lions Club e Club Alpino Italiano di Camposampiero in collaborazione con Coldiretti, per sostenere il progetto. All’aperto, nel piazzale del ristorante “Al Tezzon”, accolte dal padrone di casa Luciano Zuanon e dal suo staff e rispettando le norme sanitarie, molte famiglie hanno contribuito al completamento dell’ospedale di Rumbek. Tra i tavoli anche gli agricoltori che hanno donato frutta e verdura frutta per una giusta causa che, in termini morali, dà più soddisfazione del reddito prodotto in azienda. In campagna la situazione è drammatica, hanno detto i produttori. I frutti degli orti valgono meno di un terzo del prezzo al consumo: meglio donarli, hanno detto gli imprenditori agricoli. Un impegno che non si è fatto attendere.
A illustrare il progetto per Rumbek don Dante Carraro, direttore del Cuamm ed egli stesso medico, impegnato ogni giorno con la sua squadra nella formazione di personale sanitario sul posto e nell’adeguamento delle strutture di accoglienza nel continente africano.
“Realizzare servizi e attività formative così importanti in un territorio dove ci sono ancora molta instabilità e tante armi, dove la gente fa tanta fatica – ha esordito don Dante -, è un segno di speranza per la pace. Costruire un ospedale, rafforzare un sistema sanitario, come stiamo facendo in Sud Sudan, è l’unica strada per rispondere ai bisogni della gente”. Il progetto, ha proseguito il direttore del Cuamm “mira a rilanciare e promuovere la formazione di professionisti in ambito sanitario attraverso l’azione integrata dell’Istituto di Scienze Sanitarie e dell’ospedale di Rumbek”.
La testimonianza di Lino Zani ha riempito ulteriormente la manifestazione di contenuti. Aneddoti e racconti a ruota libera della guida alpina e maestro di sci di papa Giovanni Paolo II. Episodi inediti che hanno coinvolto ed emozionato il pubblico intento anche a gustare il menù a km zero, dall’antipasto fino al dessert insieme ai vini locali nel corso di una serata unica, come l’ha definita il suo “regista”Clodovaldo Ruffato “perché sotto le stelle si è data l’opportunità anche ad altre persone di sognare un mondo migliore”.

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