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Caos autostrade, dopo l’estate altri due mesi di lavori e disagi per la viabilità ligure

Caos autostrade, dopo l’estate altri due mesi di lavori e disagi per la viabilità ligure

Pubblicato il 18 Agosto, 2020

Autostrade – L’incubo continua. Dopo un’estate delirante e l’attuale tregua (non per l’A7) nei giorni da bollino rosso, si prospetta un autunno “di passione” fatto di chiusure, scambi di carreggiata, slalom perpetui sulle autostrade liguri. Tutte le 285 gallerie liguri dovranno essere dotate di una rivestimento interno fatto di onduline, per evitare che le infiltrazioni d’acqua piovana cadano sulla strada.

A ottobre e novembre, la rete intorno a Genova sarà di nuovo congestionata. Di fatto per lo stesso motivo per cui automobilisti e autotrasportatori sono rimasti incolonnati ogni santo giorno per ore, a luglio e agosto.

Questa è la richiesta confermata in queste ore dal Mit: le coperture di tutte le gallerie liguri, infatti, non sono impermeabilizzati, e, in caso di pioggia, le infiltrazioni sono assicurate, come è noto a chi viaggia sulle nostre autostrade.

Fino a poche settimane fa il problema di Aspi era smontare in 285 gallerie 300mila metri quadrati di “onduline”, le canaline che servono a convogliare l’acqua, per capire lo stato di salute delle volte. Ma ora le lamiere vanno rimontate. E i tempi sono piuttosto stretti: «Siccome praticamente tutti i tunnel in Liguria non sono impermeabilizzati – spiega l’ispettore del ministero delle Infrastrutture Placido Migliorino – bisogna rimontare le protezioni prima della stagione delle piogge». Quindi entro l’autunno, peraltro ormai stagione che tiene tutti con il fiato sospeso per le continue allerte meteo.

Autostrade per l’Italia, già nelle settimane scorse, aveva fatto presente che l’attuale modalità prevista dal ministero, imporrebbe simili operazioni ogni tre mesi, non bastando il georadar per l’attività ispettiva. Se la cosa fosse confermata, la viabilità sarebbe a rischio in maniera ciclica.

Autostrade: i lavori di rivestimento delle onduline non prima di ottobre

Secondo fonti tecniche di Autostrade per l’Italia, l’operazione di rivestimento in realtà comincerà piuttosto tardi. Ai primi di ottobre si parte dalla A26, la Genova Voltri-Gravellona Toce. Perché attraversa la Valle Stura, fra le aree più piovose della Liguria, e perché si tratta di gallerie grandi, che coprono tre corsie, più complicate da sistemare. Qui entro fine ottobre i lavori dovrebbero terminare, poi si passerà alla A7, alla A10 e alla A12. Solo entro fine novembre, quando di pioggia con ogni probabilità ne sarà già caduta molta, Aspi ritiene di riuscire a smantellare i cantieri. In ogni tunnel verranno piazzate nuove canaline in acciaio, visto che quelle appena smontate non sono più utilizzabili. I lavori, sempre secondo i piani della concessionaria, non si faranno di notte. Per cercare di procedere spediti e controllare più gallerie con un unico cantiere, verranno chiusi interi tratti e il traffico deviato su una sola carreggiata. Torneranno, quindi, le corsie uniche che tanto hanno esasperato pendolari e turisti a giugno e luglio.

Quello che è certo è che la battaglia tra Aspi e Mit sulle ispezioni, soprattutto sui tempi entro cui chiudere i cantieri, poi smontare e rimontare tutte le onduline, è sempre più grottesca e surreale.

Intanto, ai primi di settembre è prevista un’audizione al ministero in cui la concessionaria dovrà spiegare le proprie ragioni.

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