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Caro gasolio: Confartigianato Trasporti, ‘Nostre richieste chiare per sopravvivere’

Pubblicato il 12 Marzo, 2022

Se sarà necessario ci fermeremo per far comprendere che l’autotrasporto muove l’Italia’

La posizione di Confartigianato Trasporti a  livello nazionale è chiara ed inequivocabile – afferma Amedeo Genedani, Presidente nazionale di Confartigianato Trasporti e di UNATRAS. Aspetteremo l’incontro con il Governo programmato per martedì 15 e poi decideremo quali iniziative intraprendere, in assoluta conformità con la linea  stabilita da UNATRAS. 

Chiediamo – continua Genedani – un credito di imposta del 30% immediato sul gasolio ma soprattutto che si adotti la regola che vige per gli aerei, cioè che il maggior costo del gasolio sia ribaltato in fattura: è l’unico sistema per sopravvivere.  Genedani fa notare che per rifornire un serbatoio di 600 litri di un camion occorrevano tre mesi fa 680 euro: oggi ne servono 1.250. Inoltre le imprese devono fare i conti con la scarsità di carburante in particolare per l’extrarete. Le nostre richieste sono chiare: servono per sopravvivere.

Le imprese stanno lavorando in forte perdita da molto tempo ormai – commenta Domenico D’Amico Presidente provinciale di Confartigianato – qualcuno ha già deciso di lasciare i mezzi fermi nei piazzali perché letteralmente non ce la fa a viaggiare a queste condizioni. Noi – continua D’Amico – abbiamo deciso, con il senso di responsabilità che ci ha finora contraddistinto, di dare un’altra chance al Governo e attenderemo l’esito dell’incontro fissato per martedì prossimo prima di assumere decisioni più incisive.

Nella malaugurata ipotesi in cui dovesse rendersi necessario un fermo, lo faremo in modo unitario insieme ai colleghi delle altre regioni, perché solo così potremo articolare una protesta realmente efficace che faccia comprendere, qualora ce ne fosse bisogno, che è l’autotrasporto che muove l’Italia. Sabato 19 marzo abbiamo fissato una grande assemblea di Confartigianato Trasporti in fiera del Levante durante la quale puntualizzeremo le richieste degli autotrasportatori pugliesi che trasmetteremo all’UNATRAS. Invito tutti i colleghi a prendervi parte: essere uniti e correttamente informati è essenziale per prendere le decisioni giuste in questo momento di così profonda difficoltà.

Nel frattempo UNATRAS (unione composta da Confartigianato Trasporti, FAI, Unitai, Fita-CNA, Sna Casartigiani, Fiap e Assotir) che comprende circa il 90% dei trasportatori italiani, prende le distanze da chi intende assumere  posizioni diverse prima del 15 marzo. Per le Associazioni che aderiscono a UNATRAS, le decisioni assunte coinvolgono tutto il territorio, anche quello tarantino. 

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